Sono passati 50 anni da quando è stato inventato il mouse…incredibile…e pensare che io ne farò 46 fra pochi giorni. Sono più giovane del mouse e non me ne rendevo conto!
Nell’epoca degli smartphone touch, tablet pieghevoli e dispositivi in grado di rispondere ai comandi vocali nessuno ricorderà più cosa sia un CURSORE…parliamone nel nostro terzo capitolo della rubrica PRESS PLAY ON TAPE!
In questi giorni ho riflettuto ancora su diversi aspetti del nostro modo di vivere moderno e del mio modo di approcciare la vita. Io lo chiamo SPIRITO ANNI 80. Vediamo di cosa si tratta…
E dopo qualche anno mi è tornata la fissazione per il mondo dei RETROGAME, dei computer del passato e di tutto ciò che ha contribuito a farmi diventare l’informatico e la persona che sono oggi.
Sei un uomo di circa 40 anni? Non puoi non sapere cosa sia ATARI 2600…torna nelle case di tutti gli appassionati un mondo dimenticato grazie a ATARI VCS 2019!
Il soffio di una brezza. Rigorosamente in MIDI. Ecco apparire un logo della Blizzard non ben definito, pieno di pixel. È il nostro benvenuto al mondo di Warcraft! Dopo una breve introduzione, per renderci partecipi del fatto che Azeroth sia stata invasa dai “cattivi e mostruosi” orchi, e che gli umani di Roccavento siano minacciati da questa nuova invasione verde, possiamo iniziare il vero gioco, scegliendo se giocare la campagna degli orchi, o quella degli umani. Ammetto di aver scelto di rivivere le stesse esperienze vissute nel lontano 1994, per poter anche approfondire un po’ la lore, già ben spiegata negli svariati libri pubblicati dalla Blizzard per raccontare al meglio le vicende di Azeroth, e non solo. Ma effettivamente, già nella presentazione ci troviamo con gli orchi sul nuovo pianeta, non abbiamo alcuna spiegazione su come ci siano arrivati. Non si fa alcun cenno a Gul’Dan né Medivh, né tanto meno il pianeta Draenor, originario degli orchi. Ecco quindi che, per me, il gioco resta solo un pretesto per vivere al meglio le piccole avventure tra orchi ed umani narrate nel gioco, vicende magari non trattate approfonditamente nei libri (sfido chiunque a ricordarsi di Griselda Manonera). Resta comunque una bella…
Giocare ancora a Warcraft Orcs and Humans oppure a Warcraft II BATTLE.NET edition nel 2019 su Windows 10 è possibile? Si grazie a GOG.COM…scopriamo come funziona e quanto costa!
Lo so che pare vecchiume se paragonato con i giochi di oggi, ma io questo sono: VECCHIO! A quasi 40 anni suonati mi ritrovo ancora a giocare online con amici vecchi e nuovi e a sentirmi chiedere di entrare in un CLAN francese. Effettivamente con un nick come Napoleonardo dove pensate mi potessi collocare per qualche tempo? Così dopo vicissitudini di ogni tipo e passaggi di clan in clan, ieri mi sento wispare da un certo ACTARUZ (amico di vecchia data) che mi chiede se voglio entrare nel suo clan! Il clan in questione si chiama JUST! Ho pensato: “Ecco facciamo contento questo dodicenne!”. Poi mi sono sentito subito in dovere di spiegargli che, però, io non sono un ragazzino, che ho 40 anni a giorni e che giocherò pochissimo per via degli impegni di un adulto. Lui che mi risponde? – “Ahaha no problem, man I am 38!” Grazio a Dio un vecchietto come me…così comincia questa nuova avventura francese che per uno che all’inizio si rifiutava di entrare in un qualsiasi clan è un bel passo avanti.
Torniamo a parlare di retrogames e lo facciamo con una pietra miliare delle avventure grafiche: The secret of Monkey Island. Il genere nasce prima del 1980 nella versione solo testuale e la narrazione è molto curata per dare al giocatore un quadro mentale completo della situazione in cui si trova e delle possibilità di scelta di fronte alla quali è posto per proseguire la sua avventura. Ovviamente Lucas Arts realizza il suo capolavoro con Monkey Island in cui guidate un giovane Guybrush Threepwood nel percorso per diventare un pirata. Il ragazzo viene sottoposto a delle prove da parte di tre vecchi pirati. Nel seguire il percorso indicatogli incontra la donna di cui si innamora: Elaine Marley. Purtroppo, però, anche il fantasma del pirata LeChuck è innamorato di lei e la rapisce. Il compito del player è quello di liberare la donna dei suoi sogni. Il tipo di gioco fece impazzire milioni di utenti e nacquero una miriade di versioni e di giochi simili. In questi ultimi anni c’è stato un ritorno di fiamma per questo tipo di giochi, ovviamente con una cura delle grafica adatta ai tempi.
Dopo il mio primo articolo su Warcraft: Orcs and Humans, è il momento di tirar fuori dal cappello Warcraft II: Tides of Darkness che fu nel 1995 la vera novità in ambito RTS. Il ritorno degli orchi alleati di potenti negromanti (anticipazione dei futuri non morti in Warcraft 3), contro l’alleanza fra umai ed elfi, scatenò un fenomeno di massa. Il gioco introduceva la possibilità di appoggiarsi al nuovo servizio per giocare online supportato da Battle.net che rendeva il gioco infinito permettendo ai player di confrontarsi non solo contro il PC nelle missioni di gioco previste (le campagne), ma di giocare online contro i giocatori di tutto il mondo. Ancora una volta Warcraft fu un mix di gestione economica e strategia di guerra che costringeva i giocatori a tener contro delle risorse ambientali: oro, legna e petrolio. Quest’ultimo era alla base della costruzione di imbarcazioni di ogni tipo. Le navi includevano tipi per il trasporto di unità, quelle d’attacco veloce e quelle lente, ma potenti insieme alle navette per l’estrazione del petrolio. Insieme alle unità di mare e quelle terrestri c’erano persino unità aeree per entrambe le fazioni. Le grafica era piuttosto bella anche se oggi può sembrare antiquata e…