Chi è Dave Grohl? Ma si: il batterista dei Nirvana, il frontman dei Foo Fighters, il padre di Violet, Harper e Ophelia…tutto questo e molto altro….da non perdere!
Ancora un romanzo di Cristina Cassar Scalia che ci racconta la Sicilia e le indagini della vicequestore Vanina Guarrasi e della sua squadra. Un casa particolare perché i morti ammazzati sono due e vengono ritrovati al cimitero uno sull’altro sulla tomba di famiglia di uno dei due. Le persone uccise sono Azzurra Leonardi e don Antonino Murgo. Quali ragioni hanno portato l’omicida a non accontentarsi di uccidere, ma di imbastire un simile tetro altare?
Il nuovo libro di Alessio Del Debbio dal titolo Ulfhednar Stories raccoglie storie di licantropia ambientante nella nostra bellissima Italia.
Chi è il gigante che brandisce uno spadone a due mani e che pare controlli una magica nebbia che rende ciechi i suoi avversari al suo comando? Scopriamolo insieme parlando del nuovissimo MISTCRAWLER di Alberto De Stefano edito da ACAR Edizioni!
“È di questa pasta che siamo fatti, metà di indifferenza e metà di cattiveria.” Cecità. Libro scritto nel 1995, da Josè Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998. Letto oggi fa paura. Per i fatti che narra, ma soprattutto, per l’audace visione di come la società umana sia destinata inevitabilmente al collasso, se non fosse per quell’esile speranza che ci tiene ancora in piedi. Il libro parla di un’epidemia. Un’epidemia di cecità, che si diffonde tra la gente. La cornice in cui la storia si svolge è composta da ciò che, in questi anni, tutti noi abbiamo imparato a conoscere. Un gradino dopo l’altro, si ritrovano i momenti attraverso cui siamo passati, dalla paura verso l’altro, all’isolamento, all’egoismo, all’inadeguatezza di un governo che riesce solo a fare appello al ‘senso civico’ e alla ‘collaborazione’ dei cittadini, fino ad arrivare all’odio e alla lotta tra gli ultimi. La cecità è un male bianco. Chi è cieco non sprofonda nel buio come ci si aspetterebbe, ma rimane abbagliato da un biancore lattiginoso e non vede più nulla intorno a sé. Uno ad uno, gli uomini si ammalano, senza che nessuno venga risparmiato, eccetto una donna, che fino alla fine, sarà l’unica…
Nei piani INEFFABILI di Dio c’è la fine del mondo a noi conosciuto con l’arrivo sulla terra dell’Anticristo che, accompagnato dai 4 cavalieri dell’Apocalisse, distruggerà il mondo. La guerra fra il Bene e il Male si concluderà l’ultima battaglia finale.
Torna in libreria la nostra amica scrittrice Licia Troisi e lo fa con un libro che si intitola Poe la nocchiera del tempo edito da RIZZOLI.
Dopo aver letto e recensito il libro di Salvatore Liggeri dal titolo A due passi dal Tibet ho deciso di scambiare con lui due chiacchiere per conoscerlo meglio e capire alcuni aspetti del suo libro e della sua personalità. Salvatore Liggeri si è prestato con molta cordialità a farsi conoscere meglio!
“O forse, da molti secoli ormai, continuiamo a guardare al di fuori di noi, per paura di scavare dentro?” – un giovane scrittore, Salvatore Liggeri, riflette sulla vita e sull’esistenza in un libro pieno di emozioni ed esperienze vissute, in compagnia della fidanzata Sara, in un monastero tibetano nei pressi di Pisa nel cuore della Toscana.
– Premessa a Cecità di Josè Saramago “Cos’è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? È il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l’addio. Ma intanto ci si proietta in avanti verso una nuova folle avventura sotto il cielo.” (Sulla strada – 1957) Ho iniziato a leggere, da poco, Sulla strada di Jack Kerouac, un libro che travolge, la cui storia trasuda di irrequietezza e solitudine. Si corre tra le pagine e sulla strada, mentre intorno tutto scivola via, tutto si sfalda, tutto crolla, e si rimane a guardare la devastazione, incapaci di agire. Kerouac, o se vogliamo il suo alter ego letterario Sal Paradise, è affamato, ha una fame insaziabile di vita e parte, senza sapere dove andare, senza sapere cosa fare. Parte insieme al suo amico Dean (nella realtà Neal Cassady), che incarna tutta la decadente euforia di una generazione persa, che fugge da se stessa, per non ritrovarsi mai. Talmente grande è il senso di vuoto e spaesamento che pervade le pagine tormentate di questo libro, che ho avuto io stessa la necessità di scrivere, prima ancora…