Come Filippo salvò la fantasia (recensione)

Chi è Filippo? Perché è necessario salvare la fantasia? E da chi? Oggi scopriamo l’ultimo romanzo di Alessandro Ricci (già noto per Il giovane Achille) e conosciamo i suoi nuovi personaggi!

Come Filippo salvò la fantasia
Come Filippo salvò la fantasia di Alessandro Ricci

Abbiamo ancora il piacere di presentare e recensire l’ultimo libro di Alessandro Ricci, autore di bellissimi romanzi per bambini e ragazzi e adulti poco cresciuti come me…

Ancora una volta le illustrazioni sono di Stefania Franchi che ha uno stile riconoscibilissimo e molto piacevole!

Un giovane scrittore con poche idee è alla ricerca di un editore che gli pubblichi qualcosa, ma con scarsissimi risultati. Il suo monolocale è disordinato come la sua mente. I suoi genitori e tutte le persone che lo conoscono lo invitano spesso a crescere e comportarsi da adulto, ma lui li ignora e preferisce rifugiarsi nella sua fantasia dove ogni sogno può vivere attraverso la sua penna. Purtroppo, però, deve fare quadrare i conti se vuole mangiare e vivere del suo lavoro.

Inizia a scrivere di un certo Filippo descrivendolo come un eroe pronto a tutto, quando all’improvviso, il suo Filippo gli appare come l’ombra di qualcosa nel mondo reale e gli dice che non ha affatto voglia di essere creato e di dover affrontare imprese epiche con rischi e fatiche di ogni genere. Lo scrittore è stupito, ma anche felice di poter parlare con il suo personaggio. Anche la fantasia di presenta in forma d’ombra al cospetto dello scrittore e dice di avere molti nomi, ma che quello che preferisce è Phantasos.

Alessandro Ricci aurore
Alessandro Ricci aurore

Il giovane scrittore è inesperto e tende a creare situazioni non credibili nei suoi racconti. Phantasos gli spiega che non può far felice Filippo solo perché è capriccioso regalandogli super poteri e capacità dal nulla. I personaggi devono crescere lungo la narrazione e devono meritare le loro capacità. Per questo Filippo dovrà affrontare diverse prove anche se non ne ha alcuna voglia, prima di diventare il vero eroe del romanzo.

A cavallo della fantasia il piccolo Filippo dovrà combattere contro la Realtà che prova a divorare il mondo fantastico e attacca i bambini trasformandoli in piccoli adulti incapaci di sognare! Che cosa terribile!

Una chicca a mio parere fantastica: LA SOGLIA BABBO NATALE! Cioè? (direte voi…) Quel numero di bambini che non crede più in BABBO NATALE perché lo considera una cosa da piccoli.. Superata la soglia nel mondo non si torna indietro!!!!!!! Lo vedo solo io un magnifico richiamo a La storia infinita? Con Bastiano che deve trovare un nome per l’infanta bambina e salvare FANTASIA con i suoi desideri?

Alessandro Ricci inserisce se stesso nel romanzo trasformandosi in uno dei personaggi e ci racconta una storia che deve essere ancora scritta passando dalla realtà alla narrazione con agilità e con un piano ben preciso nella mente. Un romanzo che ci farà sorridere per le battute dell’autore che chiamerà Phantosos nei modi più bizzarri, commetterà errori tecnici imperdonabili e farà di tutto per aiutare il suo personaggio a diventare un vero eroe.

NPS edizioni

Uno dei bambini nel mondo reale diventa il perno per salvare il mondo. Grazie alla sua fiducia nel mondo fantastico e al suo amore per il gioco gli eroi del romanzo potranno combattere contro la Realtà che vuole distruggere il mondo della fantasia. I personaggi che nascono nel mondo immaginario sono forti e possono combattere solo se credono fermamente nel loro ruolo e hanno fiducia nella FANTASIA.

Lo scrittore che entra in gioco è uno stratagemma narrativo molto efficace, ma difficile da usare. La narrazione alternata (anche in senso grafico con caratteri con dimensioni diverse) è complessa, ma riuscitissima. La storia funziona molto bene e appassiona.

La cosa che mi colpisce ancora una volta dei romanzi di Alessandro Ricci è la capacità di misurare il tempo, il ritmo della narrazione e la lunghezza complessiva del romanzo che non è una storia brevissima per bambini (una favola come dice lo stesso Ricci), ma non è un libro pesante e ingestibile per un ragazzo.

Ancora complimenti all’autore e alla casa editrice NPS che, ancora una volta, mi ha dato la possibilità di esprimere un parere su un romanzo per ragazzi così ben scritto.