Intervista ad Alessandro Ricci (autore)

Mi chiamo Alessandro Ricci e amo raccontare storie, le invento fin da piccolo e anche da grande metà della mia vita si svolge in mondi fantastici.
Sono nato il 15-12-1981, me lo ricordo bene era martedì, non che cambi qualcosa ma è sempre meglio che nascere di lunedì. Il lunedì non piace a nessuno.
Sono sempre stato un lettore vorace e appassionato, ricordo ancora il mio primo libro, letto dal Maestro Marco in seconda elementare. Da quel momento non ho mai smesso di amare la fantasia.

Alessandro Ricci aurore
Alessandro Ricci aurore

Nel 2019 è uscito il mio primo libro “Il Fabbricante di Suoni” per Arpeggio Libero Editore, mentre per NPS Edizioni sono usciti “il giovane Achille” nel 2020 e “Guida turistica per sognatori” nel 2021 e il neonato “Come Filippo salvò la fantasia”.

Napoleonardo: Ciao Alessandro, sono contento di averti conosciuto e di aver letto il tuo romanzo per ragazzi dal titolo Il giovane Achille che è piaciuto moltissimo anche a mia figlia. Che fai nella vita oltre a scrivere?

ALESSANDRO RICCI: Ciao Leo, intanto grazie per aver letto e apprezzato il mio romanzo, sono molto contento che ti sia piaciuto e che soprattutto sia piaciuto a tua figlia.
Nella vita di tutti i giorni faccio l’impiegato il giorno e l’istruttore di fitness la sera, ho una vita molto intensa, ma riesco comunque a ritagliarmi spazio per la scrittura. Soprattutto togliendo ore al sonno.

Il giovane Achille di Alessandro Riccu
Il giovane Achille di Alessandro Riccu (NPS Edizioni)

N: Quanto è importante per te l’esperienza della scrittura e come è nata la passione per questo mondo?

AR: La mia passione per la scrittura è nata in modo naturale, come conseguenza al mio amore per la lettura. La trovo un’attività molto importante, perché ti mette a confronto con giudizi esterni e ti permette di emozionare e intrattenere lettori di cui non sai niente. È entusiasmante.
La trovo anche una bella responsabilità, perché uno scrittore chiede tempo ai suoi lettori e il tempo è la cosa più preziosa da donare, quindi bisogna essere all’altezza.

N: Ti definisci più uno scrittore o altro? Ho letto che ti definiscono FAVOLISTA. Tu che ne dici?

AR: Favolista mi piace, amo scrivere favole e leggerle. Sono una parte importante della mia attività di scrittura. Amo definirmi una guida turistica per sognatori, perché porto a spasso le persone nei miei sogni, nella mia immaginazione, dove spero di fargli provare un po’ delle emozioni che provo io.

N: Come mai sei appassionato proprio di storie per ragazzi?

AR: Ho sempre amato la letteratura per ragazzi, perché amo la fantasia, Mi piace senza troppi additivi, semplice, leggera e genuina, proprio come è quella dei bambini. Questo tipo di visione è più vicina alla mia e mi trovo più a mio agio a maneggiarla. Attenzione però a non confondere la semplicità con la banalità, scrivere per ragazzi magari costringe a usare linguaggio più semplice e pochi costrutti narrativi, ed proprio per questo che è ancora più complicato.

N: E come lettore come sei? Meticoloso, veloce, lento, altro?

AR: Sono ossessivo. Mi piace collezionare libri e farmeli regalare, non i presto, non li scambio e non li vendo e devo leggere tutto quello che arriva nella mia libreria. Sono una persona sprecisa e disordinata, ma la mia libreria è perfettamente catalogata e maniacalmente tenuta. Ho una coda di lettura lunghissima e un sistema di estrazione casuale per i libri in lettura.

N: Ci sono sempre dei libri che scatenano la voglia di scrivere una storia propria. Tu ne hai uno in particolare o anche più di uno? Vuoi spiegarci la tua origine di autore?

AR: La mia voglia di scrivere, o meglio di diventare scrittore e quindi di far leggere ad altri le mie cose, non è nata grazie a un libro, ma a una canzone. Il titolo è China Town di Caparezza.
Una canzone che parla dell’amore per la scrittura e della sua capacità di cura. Dopo averla ascoltata la prima volta ho pensato che anche io provavo le stesse cose e che quindi volevo diventare scrittore.

N: Quale libro regaleresti ad una persona per farle apprezzare nuovamente i giovani e credere nel futuro?

AR: Un libro di Gianni Rodari, uno di quelli che considero miei maestri e un autore che ammiro e amo moltissimo. Lui è sempre stato un baluardo nella difesa delle nuove generazioni e nei suoi testi si percepisce un amore profondo e una speranza sconfinata nelle potenzialità di ogni bimbo.

N: Che rapporto hai con il tuo essere FANCIULLO?

AR: Io mi ci trovo molto bene, lo curo, lo nutro e lo lascio libero ogni volta che posso. A volte questo crea problemi col mondo esterno, che non ne capisce il valore.

N: Dimmi un libro che hai dovuto leggere per forza e che hai odiato e uno che hai amato da morire.

AR: In realtà non credo di aver odiato nessun libro, mi ricordo al Liceo di aver dovuto leggere la “Gaia Scienza” ed è stata un’odissea, ma non perché lo odiavo, solo perché non l’ho capito per nulla, purtroppo io non riesco a concepire una tale complessità di pensiero.
Si libri ne ho amati tanti e per vari motivi, anche legati al periodo in cui li ho letti, mi sentirei in torto a indicarne solo uno.

Alessandro Ricci autore
Alessandro Ricci autore

N: Fai un saluto ai tuo ammiratori e lasciaci con un piccolo spoiler sui tuoi prossimi lavori! Grazie del tuo tempo! Dai prenditi uno spazio per ringraziare tutti e salutare chi vuoi.

AR: Per quanto riguarda i miei prossimi impegni, è uscito questi giorni il mio nuovo romanzo “Come Filippo salvò la fantasia” una storia che parla dell’amore per il pensiero fantastico e della sua difesa contro la Realtà.

Inoltre, sono alle fasi finali, dopo varie riscritture, editing, pianti e urla di un mio fantasy per ragazzi. E’ un manoscritto piuttosto corposo che mi ha richiesto parecchio lavoro, tempo ed energie. Spero vivamente che trovi la sua strada.

Grazie mille per il tuo apprezzamento che mi onora e per il tempo che hai voluto concedermi. Saluto tutti i miei piccoli lettori e anche quelli un po’ più grandi. Ricordatevi di non smettere mai di sognare !

Comments

  1. […] la presenza di Alessio Del Debbio, Elena Covani, Francesca Cappelli, Alessandro Ricci e della blogger Isabella Cavallari del blog “Bosco dei sogni fantastici”, che intervisterà […]

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