Un romanzo particolare quest’ultimo di Antonietta Pezzullo. Soprattutto nella scelta della forma narrativa: pare quasi di leggere una conversazione fra amanti su WhatsApp.
La storia è semplice, ma le emozioni e le situazioni descritte non lo sono affatto. L’autrice racconta di una relazione clandestina fra un uomo sposato e un donna single con figli. Già a partire dal titolo si capisce la vena ironica dell’autrice che è la nostra amica Antonietta Pezzullo già presente nei nostri archivi!
La storia è triste, alcuni comportamenti di entrambi sono proprio da manuale: lei è schiava dell’Assenza e desidera la Presenza vera e via di un uomo che non esiste se non nella sua mente. Lui è un egoista, narcisista e poco avvezzo alla vera condivisione. Da parte di entrambi c’è sicuramente una forte attrazione fisica e una grande intesa sessuale.
Lei, però, vive questa fisicità senza staccare l’anima. Ha un continuo bisogno di parole. Desidera le parole del suo lui, ma dato che questi spesso latita, riempie i silenzi con mille parole tramite i suoi messaggi sullo smartphone.
Lui è sicuramente preso da lei, ma non mentalmente. L’uomo del romanzo lascia che la donna si cucini da sola a fuoco lento. Non ha attenzioni per lei, non la rispetta e non la ama affatto.
I dialoghi sono rapidi, concisi e spesso si trasformano in monologhi di lei che restano senza risposta.
Sembra quasi che lui davvero non esista. Ci sono tutti i cliché della coppia di amanti. Scuse, assenze, promesse non mantenute. Ad un certo punto si soffre al posto della protagonista e si vorrebbe poter rimproverare un uomo che lascia morire dentro una donna con tanta indifferenza, fingendo anche di avere un vero interesse per lei.
“È avvilente riscontrare che l’esigenza di chiarire comunque è sempre la mia. Dall’altra parte qualsiasi ombra sembra irrilevante”
Per te lascerei tutto per fortuna non ho nulla
L’autrice sceglie di giocare con l’ironia per alleggerire il peso dell’essenza della storia. La sua protagonista reagisce alle mancanze dell’amato con ironia. Si prende in giro e prende il giro anche lui. Non sempre LUI comprende le finezze del suo parlare. In qualche modo l’uomo descritto fa una figuraccia, ma resta per buona parte del romanzo il dubbio che sia lui a vincere e solo lei a star male.
Lei è fragile e sempre pronta a perdonare. Le sue parole scritte sono più efficaci di quelle dette, ma a volte non bastano.
Una storia d’amore (?) molto dura anche se raccontata con un sorriso.
Lei soffre di un bisogno incontrollabile di amare ed esprimere questo suo immenso amore a parole, con gesti e continue attenzioni. A volte si rende conto di eccedere, di non lasciare spazio e di fare così tanto che l’altro la dà per scontata. Lei c’è e sempre ci sarà. Il suo essere presente e attenta non mancherà mai. Ogni tanto lei prova a castrare questa sua natura, ma soffre perché questa LEI non le appartiene.
Il dolore di non sentirsi mai adeguata, di non bastare all’altro è palpabile. La narrazione fitta rende il senso di questa frenesia della protagonista che ama senza limiti un uomo che non pare meritarlo.
Ringrazio ancora Antonietta Pezzullo per la fiducia dimostrata nel chiedermi di leggere il suo libro.