Basta poco alla felicità (recensione)

Il libro inizia in modo tremendo:

“Stanotte mi toglierò la vita. Non ha più senso andare avanti. C’è chi finisce l’anno a fare l’amore o a brindare con gli amici. Io, sul cornicione di un ponte a pochi passi dalla morte, sarò finalmente felice.” – a parlare è Luca uno dei protagonisti della storia.

Basta poco alla felicità di Ilaria Mossa

L’autrice è Ilaria Mossa, dal suo profilo Facebook la definizione che dà di se stessa è Scrittrice, lettrice e adesso mamma. Il romanzo Basta poco alla felicità mi ha incuriosito proprio perché inizia con quella frase che parla di suicidio, una delle scelte di vita per me più incomprensibili, difficile da accettare e che mi mette in forte disagio anche se provo a rispettare la volontà di ciascuno.

In realtà il libro non parla di suicidio, ma di rapporti umani e della relazione fra due ragazzi che sono fra loro migliori amici, Andrea e Luca. Delle relazioni amorose, tradimenti, dolori e difficoltà di giovani che affrontano la loro vite, imparano a perdere, a soffrire, ad accettarsi per quello che sono. Il taglio è positivo e si capisce che l’autrice ha un modo buono di vedere la vita. Nonostante si inizi con una persona che vuole togliersi la vita, il romanzo ha un taglio molto positivo.

La storia di Luca, attore del sud che si trasferisce a Roma si intreccia con quella di Giada, sua sorella, di Andrea, fidanzato di Giada.

Il racconto segue il punto di vista dei tre protagonisti. Vedere la storia con occhi diversi aiuta a comprendere le difficoltà che nella vita incontriamo nel comprendere ed essere capiti. Spesso le situazioni vengono fraintese, gli sguardi, i silenzi, una parola di troppo può pesare come un macigno nelle vite altrui.

L’amore sembra il filo conduttore di tutte le storie. Il dolore per la morte di persone care, la fatica di accettarsi e la sensazione di inadeguatezza che coglie tutti davanti ai propri limiti sono gli ingredienti di questo romanzo.

Uno dei personaggi minori, ma non per questo meno importante è Federico. Un romano con una personalità forte e che viene estremizzato al limite della caricatura. Il suo modo di parlare, di muoversi fra gli amici e tutto quello che fa lo rende simpatico anche se a volte molto ingombrante.

L’autrice manda un messaggio preciso: la vita è bella e vale la pene viverla comunque.

Ad un certo punto del romanzo uno dei personaggi dice qualcosa di simile: “Le persone possono fingere, ma mostrano se stesse quando sono con gli altri anche se non vogliono” – le parole usate sono altre, ma il senso mi convince.

Basta poco alla felicità
Basta poco alla felicità

Nel romanzo c’è uno dei personaggi, Riccardo, che incarna il giovane pieno di soldi e di sé, maschilista, violento, egoista e superficiale. La sua figura resta, forse volutamente, poco definita e l’autrice lo usa più per mostrare il cambiamento di Giada e farla rinsavire dopo un grave errore.

Il romanzo scorre molto bene e si legge in poco tempo. A breve avrò il piacere di fare due chiacchere con Ilaria Mossa per conoscerla meglio e capire quali siano i suoi progetti per il futuro!

Comments

  1. […] qualche giorno ho recensito uno dei romanzi di Ilaria Mossa dal titolo Basta poco alla felicità e, come promesso, oggi vi propongo una breve intervista ad una giovane mamma ed autrice che mi fa […]

Comments are closed.