Dal diario di Napo – Videogames che passione

retrogame pong

Negli anni 80 mio padre mi comprò uno dei primissimi sistemi per videogames che oggi definiremmo Console. Si trattava di una scatola con due manopole collegate con un filo con una rotella rotante che serviva per controllare i movimenti di una schematica racchetta per giocare a PING PONG, tennis o simili.

I giochi erano tutti in bianco e nero e non si potevano scegliere se non fra quei pochi presenti dentro la memoria non volatile della console stessa.

Dopo qualche anno vennero fuori nuove console più complesse come l’Atari 2600 che consentivano di scegliere fra un numero molto grande di giochi in cartucce (cartridge).

Il caricamento era immediato e i giochi numerosissimi. I giochi erano a colori con suoni per nulla realistici, ma molto accattivanti. Passai i migliori anni della mia vita a giocare con Space Invaders, GORF, The Rat, Berzerk, Pacman, Miss Pacman e chi più ne ha più ne metta.

Ho deciso di intrapendere un diario a puntate sui giochi che mi hanno appassionato negli anni guardandoli sia con sguardo nostalgico che critico. Per imparare ad apprezzare la realtà in cui viviamo oggi e l’offerta tecnologica è bene conoscere il passato.

ATARI 2600 – Combat – Carri armati

Spero di fare rivivere con la memoria un bel periodo a chi di anni ne ha quasi 40 come me e di far incuriosire i più giovani circa la storia dei videogiochi.

Retrogame Phoenix