Buona Apocalisse a tutti (recensione)

di Neil Gaiman e Terry Pratchett

Forse il titolo Buona apocalisse a tutti non è quello più noto…immagino, però, che lo chiamassi GOOD OMENS (Buoni presagi)…molti salterebbero sulla sedia magari per via della splendida serie TV diretta e voluta proprio dal bravissimo Neil Gaiman che ha un grande amore anche per il cinema e per la narrazione in forme diverse da quella del libro.

Buona Apocalisse a tutti
Buona Apocalisse a tutti

La storia è bellissima e la scrittura magnifica, come sempre. Si parla proprio dell’Apocalisse, quella con l’A maiuscola…si, si…la fine del mondo! E si, la serie TV è bellissima e ne parlerò in un altro articolo, ma per adesso #leggitelounlibro !!!!!!!!!

Nei piani INEFFABILI di Dio c’è la fine del mondo a noi conosciuto con l’arrivo sulla terra dell’Anticristo che, accompagnato dai 4 cavalieri dell’Apocalisse, distruggerà il mondo. La guerra fra il Bene e il Male si concluderà l’ultima battaglia finale.

E se qualcosa andasse storto? E se nei piani ineffabili di Dio si immischiassero un Angelo e un Demone che dopo seimila anni di convivenza sulla Terra sono diventati praticamente amici?

Questa è la storia, articolata e divertente, di come l’Angelo Azraphel e il Demone Crowley vivano tutti i momenti della storia umana a partire dall’EDEN. Crowley è convinto che ci sia della perversione nell’aver messo l’Albero della Vita in così bella mostra di sé, così facile da raggiungere…e poi, si chiede, perché la conoscenza e la capacità di distinguere il bene dal male dovrebbe essere considerato un peccato mortale?

Azraphel e Crowley (Good Omens)
Azraphel e Crowley (Good Omens)

Azraphel non lo sa, non è convinto fino in fondo neanche lui della storia dell’umanità, ma si fida di Dio e del suo INEFFABILE piano. Questa parolona verrà reiterata lungo tutto il romanzo e farà impazzire il demone che, a suo dire, non vuole capirne il senso.

Un romanzo scritto a quattro mani dai maestri della narrazione fantastica: Terry Pratchett e Neil Gaiman (di cui abbiamo già parlato raccontandovi di Coraline, Nessundove, Il cimitero senza lapidi, American Gods – grazie @Valeria). Devo dire mi ha molto incuriosito l’idea e non sono riuscito a capire chi scriva e quando, ma mi piace sognare di averlo intuito in qualche pagina in particolare…strano che non ci fossero delle PORTE anche in questo romanzo!

L’Anticristo è un bambino, tale Adam, che viene portato sulla Terra e che dovrebbe, ad un certo punto, distruggere il mondo. Per uno scherzo del destino il giorno della venuta sulla Terra di Adam, proprio dalle mani del demone Crowley, altri due marmocchi vengono alla luce nello stesso convento di suore sataniche.

Le suore combinano un pasticcio e nello scambiare il bambino umano con l’Anticristo commettono un errore per via un terzo nascituro. Nessuno sa dove sia finito il vero Anticristo che verrà ritrovato solo dopo 11 anni da Azraphel e Crowley.

Good Omens: Adam con Azraphel e Crowley
Good Omens: Adam con Azraphel e Crowley

La scelta è una caratteristica umana che non appartiene a demoni ed angeli che, pur essendo in origine tutti uguali, vengono divisi in due fazioni e la loro natura impedisco loro di agire secondo il Libero Arbitrio, prerogativa del tutto umana.

I demoni fanno paura, ma non sono cattivi. Semplicemente appartengono alla fazione opposta a quella degli Angeli. Questa è la visione di Crowley, elegante e alla moda, contrapposto a Azraphel che è antiquato e impacciato nel suo essere buono per forza.

Il demone Crowley in Good Omens
Il demone Crowley in Good Omens

La storia ha un sacco di personaggi intriganti, non ultimi Anatema discendente di Agnes Nutter, ultima strega, che ha lasciato un libro di profezie (Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega) per guidare la sua discendenza nel provare ad impedire l’Apocalisse. Altro personaggio buffo, ma indispensabile è Newton Pulsifer con il dono del distruggere qualsiasi computer o apparato elettronico in modo involontario. Anche lui è un discendente di un personaggio del passato che fu un cacciatore di streghe e che ha fatto bruciare Agnes.

Gli intrecci narrativi, i personaggi e l’invidiabile buon senso di Adam, rendono tutto il romanzo bellissimo. Fino all’ultimo si rimane innamorati della storia e, a mio parere, delle sorti di Azraphel e Crowley che non si rassegnano a veder finire il mondo.