Da qualche giorno ho recensito uno dei romanzi di Ilaria Mossa dal titolo Basta poco alla felicità e, come promesso, oggi vi propongo una breve intervista ad una giovane mamma ed autrice che mi fa piacere conoscere.
Napoleonardo: Ciao Ilaria, di te so soltanto che ami leggere e scrivere e che sei mamma da poco. Cosa ci vuoi dire di più su di te? Dove sei nata e dove vivi?
Ilaria Mossa: Ciao, innanzitutto grazie per questo spazio. Sono pugliese, nata a Bari ma da quasi tre anni vivo a Putignano. Sono un’amante del cibo, il sushi e la pizza se la contendono, adoro anche preparare dolci (oltre che mangiarli) e quando non scrivo o non leggo mi piace guardare le serie tv o andare al cinema.
N: Come hai deciso di trattare l’argomento del suicidio anche se con una storia in positivo?
IM: L’idea di questa storia (nata inizialmente in un sogno) l’ho iniziata a scrivere anni fa, doveva essere il 2017/2018 più o meno. Ammetto che in principio era diversa da quella che hai letto tu. Poi nel 2020 ho deciso di rimettere mano alla storia e proseguirla dato che l’avevo lasciato a metà. In tutti questi cambiamenti ho voluto inserire il tema della depressione e del suicidio perché oggigiorno si sentono talmente tanti casi soprattutto tra i giovani che volevo poterne parlare. Questo è un argomento spinoso, poco trattato nei libri a parer mio, e volevo dargli la giusta luce. Non è stato facile trattare un tema simile, soprattutto mettersi nei panni di un ragazzo depresso che pensa solo a farla finita, ma mi è piaciuto molto farlo e mi ha fatto molto riflettere.
N: Ho visto che hai altri romanzi al tuo attivo. Da quanto tempo scrivi e quali sono in tuoi obiettivi per il futuro in questo ambito?
IM: Scrivo dal 2016, ha scoperto questa passione per puro caso grazie all’applicazione wattpad dove mi sono cimentata la prima volta. I miei obiettivi sono scrivere libri di genere diverso, sia nel romance che buttarmi nel mondo del thriller psicologico. In realtà, ho già scritto un thriller ma sono in fase di sperimentazione. Vorrei pubblicare con una grande CE e spero di raggiungere questo obiettivo.
N: Hai parlato di tradimento e perdono con molta semplicità. Come vivi il perdono quando tocca a te essere perdonata e quando devi perdonare? Non per forza in ambito tradimento, ma in generale.
IM: Allora, io sono una persona che crede nelle seconde possibilità, non vivo di rancore, e se ci sono le condizioni giuste si può sempre cercare di recuperare. Ovviamente, tutto dipende, perché se qualcuno mi fa davvero soffrire e perde la mia fiducia, allora il perdono sarà un obiettivo irraggiungibile. Allo stesso modo, se sbaglio e voglio essere perdonata, cercherei di non demordere per riconquistare la fiducia della persona che ho ferito ma allo stesso tempo non starei nemmeno col fiato sul collo e rispetterei le scelta di non perdonarmi. So riconoscere i miei errori e ne prendo atto.
N: Ci sono autori che ti hanno ispirata maggiormente?
IM: Non ci sono proprio degli autori che mi hanno ispirata maggiormente però non escludo che Enrico Galiano è uno di quelli di cui amo molto lo stile di scrittura.
N: Uno o più libri preferiti?
IM: Piccole donne, la serie delle gemme di Vanessa Arcadipane, Il rumore dei tuoi passi di Valentina D’Urbano.
N: Quali sono i tuoi prossimi progetti in ambito scrittura?
IM: In questo periodo sto concludendo la riscrittura del sequel del music romance che spero di pubblicare al più presto e mi piacerebbe scrivere anche lo spin-off. Inoltre, vorrei continuare a sperimentare il thriller psicologico e stilare altre trame.
N: Proverai a cimentarti con generi diversi?
IM: Come ho già detto, sì mi incuriosisce molto quello thriller e, un giorno, chissà potrei provare anche col fantasy. Non mi do limiti, mi piace mettermi alla prova.
N: Grazie mille per il tuo tempo e in bocca al lupo per la tua vita, per la tua esperienza di madre e per tutto quello che vorrai vivere! Fai un saluto ai tuoi FANS!
IM: Grazie mille a te, mi ha fatto tanto piacere rispondere alle tue domande. Ciao a tutti quelli che mi seguono e leggono i miei libri, non esisterebbe nulla senza voi lettori.