Dopo 11 anni mi ritrovo a leggere (o rileggere?) il bellissimo Nessundove di Neil Gaiman (già autore di Coraline e molti altri romanzi) di cui abbiamo già parlato nel 2011 in una piccola recensione. Non riesco a non scrivere due parole su questo libro davvero speciale, quindi, anche se la recensione c’è già sul sito due parole di approfondimento non guastano!

Ho amato moltissimo Richard Mayhew che rappresenta un vero antieroe moderno. La sua fidanzata è una donna perfettina e lui è il contrario esatto: non ha coraggio (in realtà non sa di averne un mucchio), non è ordinato, non ricorda mai gli appuntamenti o le ricorrenze ed è davvero un pessimo compagno per Jessica.
Eppure quando incontra Lady Porta che si mostra come una ragazza inerme, ferita, sporca e abbandonata per strada non esita un solo momento nel prendersene cura anche a rischio di sporcarsi, essere guardato dall’alto in basso dalla sua fidanzata perfetta.
Un uomo che si prende cura di una barbona è un vero eroe anche se, nelle logiche narrative, è un antieroe.

Richard Mayhew ha un animo sensibile e anche nella Londra di Sotto mostra la sua diversità non tanto perché appartiene alla Londra di Sopra, ma piuttosto perché di essa conserva la dignità anche quando è ormai un escluso come tutti gli abitanti della Londra di Sotto.
Quando nell’ultima parte del romanzo si scoprono le carte e i traditori vengono fuori, Richard resta stupito nell’osservare che le persone tradiscono in cambio di oggetti, per ottenere qualcosa che desiderano sono disposti a tutto, persino a fare del male a chiunque.
Persino contro i mostruosi mr. Croup e mr. Vandermar che lo feriscono brutalmente, riesce a conservare una sua dignità perché è più indignato che si possa volere del male a Porta piuttosto che spaventato di morire. Pochi istanti prima aveva ammesso di avere paura più della caduta in sé che non della morte come conseguenza!
Lui resta saldo nella sua convinzione che prima di ogni altra cosa ci siano l’Amore e l’Amicizia. Dopo tanti giorni passati nel buio e nella tristezza il suo ricordo continua ad andare verso Anestesia, una parla-coi-ratti di cui lui si è sentito amico anche se un per un brevissimo tempo.
Persino nel rapporto con Anestesia mostra una bellezza ed un’umanità uniche e la stessa parla-coi-ratti ne resta stupita. Lui ha a cuore le persone.
Un romanzo bellissimo che non ricordo di aver letto prima, anche se ho trovato sul nostro blog la recensione magari scritta da uno dei miei collaboratori del passato!
Consiglio a tutti di leggerlo!