Blogtour D’ombre e nebulose

Oggi Warlandia partecipa con una tappa al BLOGTOUR dal titolo D’ombre e nebulose e a noi è capitato (evviva!!!) il SIMPATICISSIMO e BRAVISSIMO: Alessandro Ricci!!!! Di lui avete letto qui su Warlandia.it – Il giovane Achille e Come Filippo salvò la fantasia !

Intervista ad Alessandro Ricci, autore del racconto “L’angolo buio”.

1) Come è nato il tuo racconto? Di cosa parla? 

Il mio racconto è nato, proprio come richiedeva l’evento Shelley Project, durante la giornata 24 novembre. Avevo un’ideuzza che mi ero portato dietro, quella di raccontare come una ragazza in difficoltà chiedesse aiuto a un’entità spaventosa, per risolvere i suoi guai. Essendo un autore e un amante della letteratura per ragazzi, avevo pensato a una storia che facesse riferimento a quel genere. Invece, complice anche l’onore di scrivere nello studio che fu proprio di Mary Shelley, ne è venuto fuori un racconto più oscuro e violento, che ha stupito un po’ anche me.

2) Quali creature fantastiche/leggende conosceremo? Perché questa scelta? 

La mia storia parla del più classico degli spauracchi: l’anima dannata in cerca di vendetta. In particolare, l’anima di Furio un bambino morto in un tragico incidente causato da alcuni bulli e che, come succede in molte località, diventa parte delle leggende metropolitane del paese. Leggende che i ragazzi si raccontano generazione dopo generazione per spaventarsi a vicenda e provare il loro coraggio.

3) Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta? 

Il racconto non ha un’ambientazione geografica precisa, è sospeso nel tempo e nello spazio. Forse è l’unica caratteristica che è rimasta dell’iniziale progetto di scrivere una favola oscura.

4) Cos’è per te il fantastico? 

Per prima cosa è un rifugio, una porta d’emergenza sulla realtà. Ma non solo, anche un modo per interpretare la realtà. Spesso si tende a relegare la letteratura fantastica a un genere esclusivamente di evasione, ma, anche se questo è uno dei suoi tratti distintivi, non bisogna dimenticare che spesso è stata utilizzata per avere uno sguardo critico sulla realtà e fornirne un punto di vista alternativo.

5) Inserisci un breve estratto dal racconto. 

Scelgo l’incipit, che, specialmente in un racconto breve, è una delle più importanti e delicate:


Esiste un mondo, che si estende al di là delle palpebre e che può essere visto soltanto con la coda degli occhi, fatto di spiriti terrificanti e ombre che possono uccidere.
Un mondo pericoloso, ma non tanto quanto quello in cui Furio cercava di nascondersi per salvarsi la vita.

6) Indicare una canzone, da ascoltare come colonna sonora al racconto, o un’immagine (di qualunque tipo, foto, quadri ecc) da abbinare. 

Scelgo una canzone della mia adolescenza, quando il metal era il mio genere preferito, che si adatta al tema del racconto: Dark Avanger dei Manowar.

Biografia Alessandro Ricci.

Mi chiamo Alessandro Ricci e amo raccontare storie, invento favole fin da quando sono piccolo e anche da adulto metà della mia vita si svolge in mondi fantastici.

Sono nato il 15 dicembre 1981, me lo ricordo benissimo era Martedì, non che cambi qualcosa ma è sempre meglio che nascere di Lunedì. Il Lunedì non piace a nessuno. Sono stato uno studente pigro e indolente e sinceramente ancora non mi spiego come ho fatto a terminare il Liceo Scientifico senza mai essere bocciato. E con questo termina tutta la mia carriera accademica, con un esame di maturità passato per rotta di collo e un orale da miracolato. Nonostante il poco amore per lo studio sono sempre stato un lettore vorace e appassionato, ricordo ancora il mio primo libro, letto dal Maestro Marco in seconda elementare. Si intitolava “le Streghe” e l’autore era Roald Dahl. Da quel giorno l’amore per la letteratura per ragazzi non mi ha mai lasciato, portandomi alla scoperta degli altri autori da Anotine de Saint Exupery a Rodari; che considero i principali colpevoli del mio istinto a viaggiare continuamente per mondi fantastici e ad avere scarse capacità di concentrazione. A loro devo anche la mia voglia di scrivere e di raccontare alle persone quello che scopro nei miei viaggi e magari a riuscire a portarli un po’ con me. Tutto sommato più che uno scrittore sono una guida turistica.