Un romanzo bellissimo che vi terrà incollati allo “schermo” ! Abbiamo già avuto il piacere di incontrare l’autrice Silvia Nirigua con il suo libro Autobiografia immaginaria di una lesbica.
Tre di notte è un romanzo molto coinvolgente. Mi è piaciuto sin dal suo arrivo: bello di aspetto, bella la carta e la copertina, perfetta la misura in termini di pagine. Non troppo lungo, non troppo breve, scritto con un ritmo incalzante e con uno stile incisivo.
Edito da FERNANDEL di Silvia Nirigua. 128 pagine da leggere in un baleno!!!!!!!!!!
La storia è narrata da tre punti di vista: uno per ciascuno dei personaggi della storia. Il primo ad entrare in scena è Alberto Maria Lanfranchi, chirurgo di professione. Uomo fra i cinquanta e i sessant’anni, bello, in forma, ricco, pieno di sé e molto consapevole. Un personaggio che all’inizio non si svela in ogni sua sfaccettatura, ma che sin da subito mostra quanto per lui siano importanti la ricchezza, il potere e il controllo sugli altri.
Il secondo personaggio che viene presentato è Elena moglie di Alberto. Elena è una donna sui cinquanta, molto bella e curata che ha già eseguito diversi ritocchi chirurgici per riportare il suo aspetto a quello di una donna più giovane. Madre di due figli, si occupa principalmente di loro. Non ha un lavoro ed essendo molto ricca conduce una vita agiata e un po’ vuota.
I due hanno una casa piena di elementi di lusso e tengono molto alla loro immagine. La loro è una relazione che dura da molti anni che, per mantenere un po’ di piccante, condiscono con degli incontri con altre donne per fare sesso a tre. In realtà l’esigenza è quasi tutta di Elena, che è attratta anche dalle donne, ma Alberto partecipa volentieri anche solo con la sua presenza.
Infine, viene presentata Lia. Una donna sui quaranta, lesbica, scrittrice squattrinata e molto diversa da Alberto e Elena. Lei ha una vita triste e pensa di non aver nulla da perdere in questo mondo. Ha perso l’unica persona che non avrebbe mai voluto perdere: suo figlio durante la gestazione. Da molto tempo vive relazioni di non più di tre anni che, immancabilmente, frantuma lei stessa quando pensa che non potranno durare per sempre. Lia è una donna molto fragile e con un passato complesso, ma un cuore grande e un dolore addosso che non la lascia mai.
Il racconto è velocissimo. In poche pagine tutti i personaggi diventano intimi con il lettore. In poche veloci pennellate mi sono ritrovato a sentire una fortissima antipatia per Alberto. Troppo preso da sé, troppo egocentrico e narcisista.
Elena si svela un po’ più lentamente. Anche se rileggendo le prime pagine si poteva capire subito che cosa volesse raccontare di lei l’autrice.
Lia è un cuneo perfetto: arriva nelle loro vite quasi per caso e sembra in grado di spaccare tutto in una sola sera. L’incontro fra i tre inizia con una cena e molte chiacchiere che mostreranno le vere personalità e i pensieri di ciascuno di loro. La narrazione al presente è complessa da gestire per chi scrive, ma rende moltissimo l’immediatezza dell’azione.
Sembra di essere al teatro e non si ha il tempo di finire il pensiero di uno che entra quello di un altro personaggio.
Silvia Nirigua conduce il gioco della scrittura con maestria. Penetra nella mente dei suoi personaggi ad un livello davvero profondo. Ad un certo punto si ha come la sensazione che i tre siano, in realtà, una persona unica divisa dentro e che si stia affrontando per capire quali parti far affiorare e quali lasciare sul fondo.
Si passa da una conversazione piacevole, ad una lite educata fino ad arrivare a momenti di paura.
Elena scopre di non aver mai vissuto veramente e affronta se stessa per la prima volta. Alberto sembra quello più stronzo, ma a volte ha la chiarezza e la lucidità necessarie a mostrare le ombre delle altre due donne. Anche lui si ritrova, però, allo specchio e scopre parti di sé che non aveva mai colto.
Lia, infine, è quella che davanti alla paura dell’incontro con le persone scopre che il suo fallire nei rapporti non è tutto dovuto al suo aborto. Solo alla fine del romanzo anche lei scoprirà di avere mille ragioni per vivere.
Un thriller perfetto che vi farà tremare, ma anche comprendere quanto importanti sia capire noi stessi, capire cosa davvero vogliamo nella vita e prendere decisioni importanti perché la nostra vita sia vera.