Dopo tanti anni mi ritrovo una sera ad ascoltare vecchie canzoni in cuffia e la musica mi riporta con il pensiero agli anni in cui con i miei amici di sempre a soli 16 anni uscivamo nei pressi di casa e andavamo a conoscere la vita nei locali di zona.

Uno dei locali in cui andavamo a bere una coca cola era davvero molto accogliente e aveva una cosa mai vista prima per noi: un mega televisore collegato ad un videoregistratore che passava di continuo videoclip di gruppi in voga, fra i quali memorabili, i mitici QUEEN, Madonna, Tears for Fears e molti altri.

I videoclip erano una super novità per noi che la musica l’ascoltavamo alla radio e che non sempre conoscevamo l’aspetto dei nostri cantanti preferiti se non tramite le riviste o le copertine dei dischi.
Erano gli anni in cui, invece, l’era dell’immagine si faceva strada a spallate…come già nel 1979 cantava un gruppo straniero “VIDEO KILL THE RADIO STARS“. Erano The Buggies e avevo visto lungo…ma fino a un certo punto.

Però era vero: la musica e la produzione video stavano per diventare un prodotto unico. Nasceva il fenomeno delle TV commerciali che trasmettevano esclusivamente musica e videoclip.
Nel 1984 ero un bambino di dieci anni e rimasi incantato davanti a MTV e VideoMusic. Mia madre non capiva cosa stava succedendo e pensava che chissà cosa trasmettessero questi canali, ma la verità è che la musica (da sempre parte della mia vita), connessa alle immagini dei miei beniamini era diventata ancora più potente.

In un videoclip puoi narrare una storia parallela a quella raccontata dalla canzone stessa e così accadeva in tutti i videoclip sin dall’inizio. Così negli anni successivi gruppi insospettabili come i NIRVANA e, successivamente, i miei super preferiti…i FOO FIGHTERS, creavano canzoni con sound cupo e video da ridere che cozzavano con la storia raccontata nel brano stesso, ma lo rendevano più digeribile al largo pubblico.

Fra l’altro non eravamo minimamente preparati all’evoluzione che si sarebbe vista negli anni successivi: video su CD, poi DVD di concerti e, infine, l’era di Internet che prima, giuro, non c’era. E noi vivevamo comunque senza…incredibile ma vero!
E si e da oggi pubblicherò, ogni tanto, degli articoli sulla musica, forma di narrazione che amo tantissimo e di cui mi nutro giornalmente.
Buona musica a tutti!