Ulfhednar War – La guerra dei lupi (recensione)

Oggi parliamo di Ulfhednar War – La guerra dei lupi di Alessio Del Debbio edito da Il ciliegio EDIZIONI, già noto a tutti noi per la sua NPS EDIZIONI con cui collaboriamo da tempo con grande piacere.

La guerra dei lupi è la storia di Ascanio, stregone alle prime armi, che combatte a fianco di Daniel (uomo lupo) contro Raul (capo del Vello D’Argento) e uomo lupo egli stesso. I malvagi sono guidati da uno potente stregone di nome Faust.

ulfhednar war La guerra dei lupi

Un gruppo di amici toscani si incontra per passare insieme le vacanze. Ascanio è un leader nato e riunisce tutti gli amici di sempre per passare insieme una vacanza come quando erano ragazzini. Ormai sono cresciuti e c’è persino un bimbo di nome Fabio nella comitiva.

La storia è ambientata in Garfagnana (provincia di Lucca in Toscana) e intreccia un passato remoto con il presente dei ragazzi protagonisti della storia. Si tratta di un fantasy in cui gli uomini lupo (Ulfhednar) e gli Officianti (stregoni capaci di usare la magia e di entrare in sintonia con la Natura e i suoi poteri) vivono in equilibrio fra loro.

Gli uomini lupo sono figli del dio Odino. Sono i GRIGI e la loro mutazione è considerata da molti come una violazione alle regole della natura. La loro origine è molto antica e la relazione fra licantropi e officianti nasce allo scopo di mantenere un equilibrio nel mondo.

Ci sono forze oscure in gioco che guidano gli Ulfhednar e, in particolare, quelli del Vello D’Argento il cui attuale capo è Raul, un enorme e potente licantropo senza pietà e rispetto per la vita.

Raul è in realtà soggiogato dal potente mago Faust che ha cambiato molti nomi e molti corpi nel corso della sua lunghissima vita. La Storia degli ultimi 500 anni si intreccia con il fantastico e Alessio Del Debbio mostra la sua competenza di scrittore e usa i personaggi e i fatti storici reali modificandoli in modo opportuno per dare senso alla sua storia.

Fra i personaggi storici che vengono citati c’è persino Giordano Bruno, di cui l’autore fornisce un ritratto appena accennato, ma che lo inquadra fra gli Officianti. I figli di Cardea sono un gruppo di fanatici religiosi sempre a caccia di mostruosità e persone legate alla magia. Il loro scopo è quello di eradicare il Male colpendolo con odio.

Ascanio impara dai diari di suo nonno ad usare la magia. Come aveva già fatto il nonno, si isola dagli amici e dagli affetti per dedicarsi allo studio della magia. Nel suo quotidiano entrano Marina e Daniel che sono due licantropi in difficoltà. Ascanio supera la paura e la repulsione per le creature che sono diventati questi due ragazzi e instaura con loro un sincero rapporto di amicizia.

Nella descrizione delle dinamiche del gruppo dei lupi viene enfatizzata l’avversione che tutti i lupi hanno verso l’ultimo del branco, l’Omega e il rispetto servile verso l’Alpha. Raul è un Alpha terribile e uccide i suoi stessi compagni per accrescere la sua forza sovrannaturale contravvenendo a tutte le regole del branco.

I lupi, infatti, non sono creature sanguinarie, ma cacciano per necessità. La relazione fra i membri del branco è chiara e i ruoli molto ben definiti. Nessuno viene mai lasciato da solo. Il termine LUPO SOLITARIO è quanto di meno appropriato si possa immaginare dato che i lupi costituiscono un gruppo sociale molto coeso.

Il romanzo è anche una storia di diversità. Gli uomini lupo sono diversi da noi eppure Ascanio li accetta nella sua vita. Egli combatte contro le ingiustizie servendosi del potere della Natura, andando sempre nella direzione del rispetto della Natura stessa.

Molti gli scontri spettacolari, i colpi di scena e i personaggi del romanzo. Dominic e Aurora sono i genitori del piccolo Fabio di cui scopriremo le particolari capacità. Le difficoltà ad accettare un mondo così diverso da quello in cui siamo cresciuti sono ben descritte dall’autore e rese esplicite dal personaggio di Dominic.

Un romanzo molto ben scritto che ho letto con grande piacere. Un ringraziamento va al caro Alessio Del Debbio per la fiducia e la stima che è reciproca.