Conan e la strada dei re (recensione)

Conan il barbaro è un personaggio nato dalla fantasia di Robert E. Howard che tutti conoscono sia per i libri, sia per i fumetti, ma molto probabilmente anche per il film del 1982 con Arnold Schwarzenegger. Tutti i ragazzini della mia età lo ricorderanno come un personaggio cupo, forte, muscoloso e coraggioso.

Conan il barbaro
Conan il barbaro

Il romanzo di cui parliamo oggi, però, non è quello originale scritto da Howard di molti anni prima, ma Conan e la strada dei re scritto da Carl Edward Wagner che riprende il mitico personaggio e lo interpreta a modo suo dando spazio a una narrazione molto diversa da quella originaria, più riflessiva e che dona a Conan Il Cimmero, un atteggiamento meno impulsivo, più strategico.

Il Conan originale è un uomo possente, muscoloso e vive del suo lavoro di soldato mercenario. Lui non pensa molto: agisce e reagisce. Conan è un guerriero valoroso anche se giovane e si butta nella mischia senza troppe riflessioni, non calcola il pericolo e non si intimorisce davanti a nulla. Howard ebbe una vita travagliata e morì suicida a soli 30 anni lasciando orfani i suoi personaggi. Molti, da allora, hanno provato ad adottarli per perpetrarne le avventure e permettergli di continuare a vivere nel fantastico mondo della narrazione. Fra creature della mitologia e a cavallo fra fantasy ed epica, Conan è entrato nel cuore di molte persone.

In Conan e la strada dei re di Robert E. Howard, il nostro amico cimmero è sempre un gigantesco combattente che usa uno spadone a due mani come fosse un fioretto talmente è possente e forte. Restano i tratti salienti del personaggio originale, ma ci sono diversità nelle scelte dell’autore che non vuole ricopiare uno stile e fingere di essere Carl Edward Wagner, ma mette un po’ di sale in zucca al nostro eroe e lo rende meno vulnerabile al nemico perché più saggio e riflessivo.

TRAMA

Il romanzo inizia con un duello fra il giovane Conan, meno esperto ma molto forte e con un senso pratico innato, contro un ufficiale dell’esercito. Lo scontro è decisamente accattivante e il lettore viene immediatamente rapito dalla capacità narrativa di Karl Edward Wagner. In poche pagine Conan ha la meglio del soldato esperto grazie alla sua forza, capacità di sopportazione del dolore e spregiudicatezza. Il suo avversario, convinto della sua maggiore capacità tecnica, abbassa la guardia e Conan non perdona.

Conan il barbaro interpretato da arnold schwarzenegger
Conan il barbaro interpretato da Arnold Schwarzenegger

Per tale ragione viene condannato all’impiccagione pubblica insieme ad altri ribelli, fra cui un certo Santiddio. I condannati a morte vengono salvati dai membri della Rosa Bianca, organizzazione politica di ribelli che vivono ai margini della città di Kordova e che si oppongono al potere del re in carica. Conan viene salvato da Mordermi (la scelta della traduzione dei nomi è a dir poco discutibile). Questi è il capo militare della Rosa Bianca e, insieme ai suoi soldati, rovescia il governo combattendo. Al suo fianco c’è una donna bellissima che si chiama Sandokazi. La donna proverà ad irretire Conan che rifiuterà sdegnosamente di tradire un amico che gli ha salvato la vita con la sua donna. Nonostante le insistenze della bellissima Sandokazi, Conan resterà fermo nella sua decisione.

Entrano in gioco diversi personaggi e, in particolare, un giovane mago che si presenterà come alleato di Mordermi promettendo di poter schierare in aiuto della Rosa Bianca un esercito di mille soldati di pietra, mutati dalla magia da creature viventi molti secoli prima in soldati indistruttibili.

Fra magia e amicizia, tradimenti e bugie le avventure del cimmero sono narrate in modo meraviglioso. Il romanzo è scorrevole e la capacità di Wagner è tale da permettergli di usare il personaggio di Conan in modo personale ed evitare di fare una brutta copia dei romanzi di Howard.

Ancora una immagine di Conan il barbaro interpretato da Arnold Schwarzenegger
Ancora una immagine di Conan il barbaro interpretato da Arnold Schwarzenegger

Il Conan di Wagner è diverso dall’originale, ma è pur sempre lui. La sua potenza fisica, la sua generosità e la sua etica barbarica lo rendono speciale. Conan non è molto avvezzo alle discussioni filosofiche o politiche, non ama chiacchierare. Un soldato pratico, uno che mena le mani senza troppi complimenti, eppure in questo Conan e la strada dei re, il nostro amico cimmero è in grado di comprendere quando una battaglia non può essere vinta, usa l’intelligenza e non solo la forza bruta.

Un romanzo da leggere in un fiato e che mette la voglia di rivedere il pur criticato film del 1982 e di leggere la storia originale e i fumetti che ne scaturirono.