Survivor di Chuck Palahniuk (recensione)

Torna su Warlandia il bravissimo e inquietante Chuck Palahniuk, già autore di libri come Soffocare e del ben più noto Fight Club (sicuramente per via dell’omonimo film interpretato da Brad Pitt ed Edward Norton. In SURVIVOR, Chuck Palahniuk ci racconta l’America di fine secolo a cavallo con il nuovo millennio. Un momento storico di grande importanza, un passaggio epocale che ci ha condotto ai giorni nostri.

Survivor
Survivor

Anche se Palahniuk non avrebbe potuto immaginare come il mondo sarebbe cambiato ancora e quali nuove follie avrebbero colmato lo spirito umano, egli coglie perfettamente il senso di quell’America di fine anni 90, che rappresenta tutto l’Occidente, in cui l’apparenza, la fama, il bisogno di essere guidati da altri, eliminando la responsabilità, porta l’uomo verso l’alienazione.

Temder Branson è un giovane nato in una setta religiosa chiamata i Creedish. In quel mondo tutto è ordinato da regole scritte dagli adulti che rimangono impresse nella mente delle persone fino al loro battesimo, momento in cui si entra nell’età adulta e si viene inviati nel mondo esterno. La comunità è chiusa e si vocifera di abusi sessuali sui minori, di pratiche morbose e insegnamenti che mirano a condurre gli appartenenti alla setta verso il suicidio.

Il personaggio principale è Tender Branson. Insieme a lui c’è una donna speciale, Fertility Hollys, che ha il dono (o la condanna) di conoscere sempre il futuro in ogni dettaglio. La storia inizia con la voce narrante che è quella del protagonista, il quale è su un aereo vuoto diretto in Australia. Ha fatto scendere ad uno scalo tutti i passeggeri e ha deciso di suicidarsi, ma prima di farlo, racconta alla SCATOLA NERA tutta la sua storia.

Survivor Chuck Palahniuk
Survivor Chuck Palahniuk

Nelle pagine del romanzo, si sviluppa il racconto di Tender. Scopriremo il suo percorso di perversione, il suo cambiamento verso il narcisismo e il bisogno di fama e di attenzione mediatica. Infine, incontreremo Fertility e ne scopriremo la capacità di conoscere il futuro e la tristezza di vivere una vita senza sorprese.

Fertility è un nome scelto con cura. Lei che è una donna sterile, vive sfruttando il dolore altrui. Si vende a coppie che non possono avere figli promettendo loro di restare in cinta, in seguito ad un rapporto sessuale con i mariti, ma non c’è modo che lei possa restare in cinta. Loro non lo sanno e la pagano profumatamente.

Fetility si avvicina a Tender e a lui si lega, anche se in un modo tutto suo, perché pensa che lui possa sorprenderla.

Ogni volta che leggo Palahniuk resto sconcertato dalla sua capacità di raccontare in modo così duro e crudo le fragilità umane e tutte le paure degli essere umani.

Non è un romanzo per tutti, ma potreste innamorarvene.