Marcitero di Nino Vetri (recensione)

Marcitero è un paese brutto e abitato da gente arrabbiata, gretta e violenta. Il nome Marcitero è stato inventato dagli abitanti dei paesi vicini per sottolineare la bruttura del paese e dei suoi abitanti.

Macitero di Nino Vetri
Macitero di Nino Vetri

La storia è narrata da uno dei personaggi che non viene in alcun modo identificato. Costui sembra estraneo alle abitudini dei paesani, ma evita di mostrare dissenso per non essere preso di mira dai paesani di Marcitero. Tutti i personaggi sono chiamati con un soprannome: c’è Pecora, Trik Trak, Brom brom, Brillantina…

Le case di Marcitero sono brutte sia perché la gente ne ha poca cura, sia perché sono state ricostruite dopo i bombardamenti della guerra, ma senza cura o attenzione. Vengono narrati fatti insignificanti relativi ai personaggi principali del paese. L’unico personaggio che pare rendersi conto dell’assurdità della situazione è Pecora.

Brillantina vorrebbe fare il sindaco del paese e promette di portare il mare a Marcitero. Lui dice che sarebbe sufficiente abbattere un paio di montagne e allagare le valli circostanti. L’immondizia riempie il paese e tutte le montagne circostanti. Ognuno ride della cura dell’igiene degli altri e la disprezza. L’odio verso la bellezza e contro tutto e tutti è una costante di tutta la narrazione.

Ho letto tutto il romanzo attendendo una svolta, un evento cruciale che portasse ad un finale a sorpresa, ma non c’è. L’idea dell’autore è quella di descrivere dall’esterno un mondo corrotto e contorto senza giudicarlo, senza esserne coinvolto.

Il romanzo mi ha lasciato con un senso di sporco e di impotenza senza eguali.    

Nino Vetri
Nino Vetri autore di Marcitero

Nino Vetri è nato a Palermo nel 1964. Di professione libraio e musicista per passione. Suona il sax e il basso elettrico nel gruppo folk punk “La banda di Palermo”.


Ha pubblicato racconti e romanzi, tra cui: Le ultime ore dei miei occhiali (2007), Lume Lume (2010), Sufficit (2012) e Il Michelangelo (2015), tutti editi dalla casa editrice Sellerio. Con il Palindromo ha pubblicato il romanzo Suite per quarti di vacca (2018).