La maschera e la spada – Schiavi del potere

I personaggi di La Maschera e la Spada sembrano tutti dipendere dall’uso di artefatti magici che donano loro poteri divini. Il loro continuo uso, però, rende schiave le persone e impedisce loro di vivere fino in fondo le proprie scelte.

Il concetto di Potere in La Maschera e la Spada

Argail è costretto ad indossare la Maschera degli Inganni per non venir corrotto dalla sete di sangue di Kastaran, la spada fluida da lui usata in combattimento.

Shivan è in possesso di un libro magico che risponde alle sue domande, ma che è posseduto da un demone che vuole impossessarsi dalla sua volontà.

Wastaran è ossessionato dalla voce del suo dio che corrompe la sua anima e pilota le sue scelte al fine di tornare sulla terra.

Ciascuno dei personaggi forti della storia è in realtà un burattino nelle mani di una divinità o demone che dona un potere in cambio di qualcosa.

Ognuno di noi potrebbe rispecchiarsi in uno di questi personaggi perché, in fondo, siamo tutti schiavi del potere.

La druida è l’unica a non avere un legame con un oggetto, ad essere libera dal possesso. Il suo vero potere è quello di entrare in comunione con la Natura.
Non so se la scelta dell’autore di dare all’unico protagonista donna l’essenza della libertà sia una scelta voluta, se ci sia una visione diversa, ma mi piaceva sottolineare la mia percezione.