Suono e silenzio – Da Alessia Fiorentino a Daniela Lojarro

Il silenzio può essere piacevole o imbarazzante, a volte persino insopportabile: dipende dalla situazione da cui origina. Nei due romanzi fantasy SITAEL di Alessia Fiorentino (La seconda vita e L’ombra del principe) il silenzio è ingombrante e porta con sé dolore e muta disperazione.

SITAEL (primissima edizione FLACCOVIO)

I Varles, creature deformi ricoperte di bende, portano un silenzio agghiacciante all’interno del quale ogni suono muore insieme alla speranza. Qurasch è portatore di tenebra e silenzio. In questo specifico caso il silenzio è opprimente e impenetrabile e nulla ha a che fare con la pace silenziosa che agogniamo quando siamo stanchi e vogliamo un momento tutto per noi.

Intervista a Daniela Lojarro

Daniela Lojarro, cantante e recentemente autrice dello splendido Il suono sacro di Arjiam, ha voluto dare al suono e al silenzio un significato diverso. Da brava musicista ha espresso il concetto suono e del silenzio rendendoli due facce della stessa medaglia. La musica stessa è fatta di suoni e silenzi che, insieme, contribuiscono a creare nella mente di chi ascolta una piacevole sensazione di benessere.

Il silenzio da solo è, anche per Daniela Lojarro, incompleto. Nell’inventare la Malia e l’Armonia, l’autrice spiega che il Tutto è composto dalle parti e che queste da sole, non possono essere complete. Lo scopo della giovane Magh sarà, infatti, quello di riunire nella Sintonia l’Armonia e la Malia accettando dentro di sé l’esperienza del male e del dolore senza la quale il bene e la gioia non possono essere completi.

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