23 maggio 1992 la strage di Capaci

Mia figlia è tornata da scuola lamentando che nessuno aveva ricordato una data così importante. Noi siamo di Palermo e per noi è indimenticabile anche dopo 31 anni. Capisco, però, che in un contesto scolastico romano, a distanza di tanti anni le emozioni, il dolore e la fatica di quel periodo sono troppo lontane, soprattutto per i ragazzini.

NO alla mafia
NO alla mafia

La gente non può ricordare per sempre con la stessa enfasi. Ho cercato di spiegare a mia figlia che non è importante solo commemorare, ma fare propri i valori e il messaggio delle persone che hanno combattuto per noi contro un sistema prepotente a cui siamo tutti in parte legati.

A queste mie parole qualcuno storcerà il naso, ma sono certo che comprenderà che intendo dire che tutti noi siamo a volte prepotenti e prendiamo le distanze da quello che ci fa paura. A volte siamo coraggiosi, a volte codardi, ma spero che l’insegnamento di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutti coloro che hanno combattuto la mafia, possa essere condiviso da tutti noi.

Murales a Palermo che raffigura Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Murales a Palermo che raffigura Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Non tutti saremo capaci di sacrifici enormi come quelli che fecero quelle persone per noi, ma possiamo continuare a vivere cercando il bene comune e non solo quello privato. Rispettando le persone prima ancora che le leggi e cercando la giustizia piuttosto che la vendetta.