Il lato oscuro della luna (recensione)

Ho finalmente letto il racconto lungo dal titolo Il lato oscuro della luna di Elisa Cassinari.

Elisa Cassinari è nata a Piacenza. Si è laureata in Lettere e beni culturali presso l’Università degli studi di Pavia e ha frequentato un corso di scrittura di romanzi gialli. Durante gli studi, ha lavorato come cronista per il quotidiano Libertà di Piacenza. Appassionata di storia, gialli e thriller, ha pubblicato per Le Mezzelane casa editrice il giallo storico Il custode (2020), e per Bertoni editore il thriller Ombra Letale (2021). Con Delos Digital ha pubblicato i racconti thriller Teddy killer (2022) e Suicidi assordanti (2022).

Il lato oscuro della luna di Elisa Cassinari
Il lato oscuro della luna di Elisa Cassinari

La ventiduenne coreana Ellen Kim, sparisce da un vecchio e gigantesco hotel nel cuore di Milano: l’Hostel Hotel. Del caso viene incaricato il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Questi ha il potere di muovere contemporaneamente più forze di polizia e persone che possano indagare al fine di riuscire a trovare in tempo una persona rapita.

Il lato oscuro della luna di Elisa Cassinari
Il lato oscuro della luna di Elisa Cassinari

Il primo a iniziare le indagini è il commissario Caruso, della Polizia. Caruso interroga, come di rito, tutte le persone che potrebbero fornire risposte in merito alla sparizione. La prima ad essere ascoltata è la direttrice dell’hotel. Per sua stessa ammissione il loro albergo è un luogo frequentato da persone poco raccomandabili per via di un lento, ma costante degrado della zona in cui è situato in città.

La donna dice di aver lavorato per circa venti anni in quell’hotel e di aver assistito negli ultimi dieci anni a suicidi, omicidi e reati di ogni genere. Purtroppo è abituata a pensare sempre al peggio e non è nuova a situazioni come la sparizione di una giovane.

L’autrice si muove su due fronti: da una parte sviluppa il percorso narrativo della storia principale, dall’altra ci racconta di qualcosa del passato che è determinante per comprendere il presente. Lo fa con cura e riesce ad incuriosire il lettore su chi sia la seconda voce narrante che ci racconta di un percorso inquietante, senza mai svelarsi.

A collaborare alla indagini della polizia locale viene chiamata Natalia Lopez dell’unità di analisi del crimine violento. La giovane donna ha competenze specifiche che la portano a comprendere i meccanismi mentali di un eventuale rapitore. Inizia anche lei una indagine parallela.

Scena del crimine
Scena del crimine

Negli stessi giorni, sempre presso l’Hostel Hotel, avviene un apparente suicidio di una ragazza italiana. Natalia crede ci possa essere un collegamento. Nei sotterranei dell’Hotel viene anche trovato il corpo di una donna, ma non è quello di Ellen. Sempre più fattori portano a pensare ad un serial killer.

Natalia dovrà fare ricorso a tutte le sue energie mentali e all’aiuto di un amico speciale per poter risolvere il caso.

L’equivocità di alcuni personaggi indurranno il lettore su false piste, lasciandogli credere di aver risolto il caso dopo poche pagine. L’abilità dell’autrice è proprio quella di condurre il gioco, nascondendo la soluzione fino all’ultima pagina.