Chi è Guy Montag? E chi sono gli INCENDIARI?? Ray Bradbury ci racconta di un mondo terribile in cui possedere un libro è un reato gravissimo. A punire chi nasconde in casa dei libri è l’istituto degli incendiari che danno fuoco ai libri, alle case e a chi si oppone loro. Dal romanzo sono stati tratti anche due film uno dei 1966 ed un remake del 2018.
In un futuro distopico dopo il 2022, gli uomini hanno deciso che i libri sono un pericolo per la società e che coloro che ad essi sono in qualche modo legati devono essere fermati e puniti. Diventa reato il possesso, la lettura e viene scoraggiata ogni forma di confronto fra le persone.
Tutte le persone possiedono case dotate di apposite stanze le cui pareti sono dei mega TV interattivi. Le immagini trasmesse in qualche modo conoscono i nomi degli spettatori e dialogano con loro chiamandoli per nome. Le trasmissioni sono tutte poco impegnate e la cultura viene scoraggiata così come il confronto critico, le opinioni personali.
Guy Montag è un incendiario e ubbidisce al suo capo diretto Beatty che è una persona insolitamente colta e intelligente. Beatty dichiara di aver letto qualche libro per capire cosa stia combattendo con il suo lavoro, e che i libri siano inutili e pieni di bugie e opinioni personali eppure, in diverse occasioni, cita autori importanti della letteratura americana e anche di quella europea. La cultura del capo degli incendiari stride con il ruolo che ricopre e induce a immaginare che sia una sorta di ribelle non dichiarato.
Dopo anni di onorato lavoro il protagonista, Montag, viene sconvolto dall’incontro con una donna che preferisce morire dentro la sua casa piena di libri piuttosto che scappare abbandonandoli. Lei stessa appicca l’incendio dopo che la squadra degli incendiari ha cosparso il combustibile pompandolo come fosse l’acqua che un tempo i vigili del fuoco spruzzavano sulle abitazioni per estinguere il fuoco.
Risvegliato da quel gesto salva un libro dalle fiamme e lo porta a casa dove sua moglie, perfetto prototipo della donna di quei tempi vive in un continuo ozio immersa nella visione delle trasmissioni TV che di continuo riempiono i vuoti della sua vita. Il libro tratto in salvo è una Bibbia.
Ci sono molti riferimenti al regime nazista e ai roghi appiccati ai libri per rimuovere possibili pericoli provenienti da essi nel nome di un bene superiore.
Montag da anni è attratto dai libri e ne ha nascosti diversi in casa. La sua crisi esistenziale lo pone davanti all’interrogativo se non sia assurdo vivere come ha fatto fino a quel momento. La necessità di un confronto umano, ormai impossibile con tutti persino con la moglie, lo spinge a recarsi presso la casa di un ex professore sospettato da anni dagli incendiari di essere ancorato al passato e all’amore per i libri. Questi lo accoglie con diffidenza, ma presto capirà che la fiamma che brucia dentro l’ex incendiario è così forte da spingerlo a rischiare tutto, persino la vita pur di riprendere in mano la sua vita. Il professore, anziano e codardo, viene incoraggiato da Montag e dal suo esempio. I due diventano amici e, usando delle piccolissime ricetrasmittenti costruite dal professore, restano in contatto per giorni senza incontrarsi per non destare sospetti.
Il professore fa una riflessione con Montag sull’importanza dei libri. Quello che è davvero fondamentale è che chi governa non teme gli oggetti, ma ciò che possono creare nella mente degli individui: il pensiero. I regimi temono le persone che hanno opinioni, che si confrontano, che si arrabbiano e che vogliono cambiare lo stato delle cose.
Montag pianifica una ribellione. Vorrebbe spargere libri nelle case degli incendiari per poi denunciarli facendo loro patire quello che infliggono al prossimo per gettare discredito sull’istituzione e far crescere il germe del dubbio. I due sognano di ristampare libri e diffondere pian piano il virus della conoscenza, della curiosità nelle persone.
Purtroppo la moglie di Montag denuncia suo marito e la loro casa viene distrutta dalle fiamme.
In questo frangente Beatty stuzzica Montag fino a farlo impazzire di rabbia. Gli cita libri importanti, lo umilia fino a che Montag lo brucia vivo con il lanciafiamme e distrugge anche il primo terribile SEGUGIO MECCANICO che il governo ha sguinzagliato contro di lui.
Un secondo mostruoso segugio meccanico viene lanciato al suo inseguimento. Per fargli perdere le tracce Montag deve faticare parecchio e uscire dalla città per inoltrarsi nelle acque di un fiume.
Nel frattempo scoppia una guerra atomica che distrugge la città da cui Montag è fuggito. Nel terribile evento muore moltissima gente, probabilmente anche la moglie e il professore.
Montag incontra una comunità di reietti costituita da ex professori, uomini di cultura nascosti al mondo. Con loro assiste alla messa in scena della sua morte in diretta TV. Un segugio meccanico lo insegue, ma quando perde le tracce, il governo decide di simulare la morte dell’uomo uccidendo un passante occasionale pur di non ammettere la propria incapacità di intercettare il ribelle. I ribelli lo accolgono e lo guardano con rispetto. Loro hanno trovato una tecnica che permette loro di imparare a memoria ogni libro letto anche una sola volta. Il loro compito è quello di custodire la cultura.
Il romanzo si conclude con l’immagine di Montag che si unisce ai ribelli nella speranza di poter un giorno ricostituire un mondo migliore in cui la libertà di pensiero, la cultura e il confronto libero siano concesse ad ogni uomo.
Un vero capolavoro!
Direi che è proprio il caso di citare il nostro #leggitelounlibro !!!!!!!!!