Si narra che nelle folte foreste della regione di Cerinea, nella Grecia mitica, vivesse una cerva bellissima, sacra ad Artemide, dea della caccia e sorella di Apollo. L’animale aveva uno splendido palco d’oro e zoccoli d’argento.

Chi nei boschi si imbatteva in essa veniva ammaliato dal suo sguardo e non riusciva a resistere alla tentazione di seguirla. In questo modo l’animale conduceva il malcapitato in un paese fatato da cui nessuno faceva più ritorno.
Euristeo incaricò Ercole di catturare l’animale, senza farle alcun male per non adirare la dea. Dopo un inseguimento estenuate, il semidio decise di ferirla leggermente per rallentarne la corsa. Così fece e riuscì a catturarla. Artemide si adirò con l’eroe e risanò la cerva, che riprese a correre libera nelle foreste.