Uomo nero e compagnia bella

Si faccia avanti chi da bambino non si è mai sentito dire dai genitori: Se non ti addormenti subito chiamo l’Uomo Nero! Chi è l’Uomo nero o Babau o Bocio (secondo la tradizione dell’Italia centrale)? Si tratta di una creatura soprannaturale ereditata dalla tradizione greca e romana ed evocata proprio per spaventare i bambini capricciosi.

Uomo nero

I miti greci ci hanno tramandato i nomi di alcuni demoni femminili che si cibavano del sangue dei bambini e mettevano a soqquadro le case. Si tratta di Accò, Aliftò, Mormò e Gello. Non sappiamo molto del loro aspetto fisico, però nelle fiabe il Babau è descritto come un essere gassoso, di colore nero, che può passare attraverso i muri e che può rapire i bambini per portarli nella sua tana.

Nel mondo anglosassone prevale il nome Boogyman, termine che deriva dall’inglese antico bogie. I bogies erano spiriti malvagi che si credeva abitassero i luoghi poco frequentati.

Simile ad essi è un’altra creatura paurosa: Jenny Dentiverdi. Con questo nome in Inghilterra si designa una creatura acquatica, dall’aspetto di donna, ma con la pelle verde e i denti affilati. E’ un essere malvagio, che attrae i bambini e li fa affogare.

Secondo alcuni antropologi la figura di Jenny deriva dalla sopravvivenza del ricordo di antichissimi riti sacrificali.

Forse lo stesso accade in Cadore, dove si narra che nelle grotte che si trovano nei pressi dei corsi d’acqua vivano le longane, esseri dal corpo di donna e le zampe di capra. Le longane sono bellissime, ma hanno la triste virtù di predire le disgrazie.

Enrico Di Giacomo