Intervista alla vulcanica Arianna Teso

Ricorderete la simpatica Arianna Teso, autrice di DOMINE ET SERVA, romanzo breve con ambientazione storica nell’antica Roma, riveduta e corretta per l’occasione dall’autrice.

Domine et Serva di Arianna Teso

Nonostante non fosse prettamente fantasy o di ambientazione fantastica, ero rimasto colpito dalla cura con cui è stato scritto e dalla passione che lo pervade.

Di seguito il link alla mia recensione per rinfrescarvi la memoria:

Domine et Serva di Arianna Teso

Abbiamo ottenuto una breve intervista per Warlandia.it dall’autrice di Domine et Serva.

Napoleonardo: Ciao Arianna, grazie per avermi inviato la copia del tuo romanzo (a suo tempo) e per l’intervista che mi concedi oggi. Iniziamo con una domanda base: chi sono I DEMIURGHI? Spiegaci un po’ questa vostra attività ludico – culturale.

Arianna Teso: Ciao Leo! Innanzitutto grazie a te per lo spazio e l’attenzione che mi offri, altrochè!

Chi sono i demiurghi. Bella domanda: Demiurghi, costruttori di mondi di platonica memoria… noi abbiamo costruito il nostro piccolo mondo, adattandolo alla nostra ucronia. Ma in realtà le cose sono molto più spicce: siamo due, talvolta tre, pazzi squinternati che amano passare del tempo in compagnia degli amici a giocare di ruolo e, sempre per gioco, amano anche scrivere. Abbiamo iniziato con il raccontare le giocate, poi con qualcosa di più serio postandolo sul nostro blog e poi… si sa, da cosa nasce cosa.

Napoleonardo: Come ti sei avvicinata alla scrittura?

Arianna Teso: Io non c’entro! E’ tutta colpa di mia madre che mi ha fatto scoprire un mondo affascinante, quello dei libri!

Napoleonardo: L’idea per scrivere un romanzo, seppur breve, da dove arriva?

Arianna Teso: Da dentro, da fuori, da qualunque cosa che attira la tua attenzione e accende quel lumino che ti tiene sveglio anche per intere notti.

Napoleonardo: Domine et Serva parla di due giovani che si desiderano con passione estrema. Una di quelle storie che tutti vorremmo vivere. E’ un romanzo in parte autobiografico o proietti, comunque, nel personaggio di Rhea una parte di te?

Arianna Teso: In tutti i personaggi c’è una proiezione dell’autore, alla fin fine si deve considerare che chi scrive è sempre e solo uno (o, al massimo, due), quindi molta parte della personalità e del carattere dell’autore entra nel libro, a tutti i livelli. Non c’è nulla di autobiografico, tutto puro frutto di fantasia.

Napoleonardo:  Cosa ti appassiona di più fra scrivere e leggere?

Arianna Teso: Nessuna delle due cose ed entrambe! Giusto per essere coerente con la mia pazzia, potevo dare una risposta più contraddittoria? Scherzi a parte, l’una non esiste senza l’altra: non puoi scrivere se non sai leggere e raccogliere quello che i libri ti danno.

Napoleonardo: Quali sono i tuoi libri sul comodino? Mi spiego: libri che desideri leggere e per i quali non hai mai trovato tempo.

Arianna Teso: Non ce ne sono: i libri sul comodino sono una pila enorme di libri di futura lettura, anche se è vero che in questo periodo, avendo raccolto un invito/sfida di una nota casa editrice leggo molto di meno rispetto anche solo a un anno fa. Al momento mi sto dilettando un sacco con i due polizieschi di Cornelius Kane: ho appena finito Gli Ingrattabili e sto leggendo il seguito, Il braccio felino della legge. Impagabili! Poi ci sono tutta una serie di libri ordinatamente disposti in pila che andrò a leggere più avanti: magari anche solo dieci minuti prima di mettermi a dormire, ma leggo sempre, non posso farne a meno.

Napoleonardo: Domine et Serva è il tuo primo romanzo? Hai in progetto qualcosa di nuovo?

Arianna Teso: Sì, Domine et Serva è la mia primissima avventura letteraria e la cosa mi emoziona ancora, anche se a più di sei mesi dalla sua uscita ufficiale!Come già detto, abbiamo un buon contatto e vogliamo sfruttarlo al meglio, se son rose fioriranno e lo sapremo nei prossimi mesi. Male che vada, continueremo sulla strada dell’autopubblicazione come abbiamo fatto con Domine et Serva. Per la precisione, adesso abbiamo in cantiere tre romanzi (di cui uno in chiusura per fine mese) e un’antologia in cui rientrerà anche il mio Domine et Serva.

Napoleonardo: So che ami i Giochi di Ruolo. Ci spieghi la tua passione e il collegamento che c’è con la lettura / scrittura?

Arianna Teso: Si, mi piacciono un sacco, adoro soprattutto l’atmosfera che si crea quella sera al mese in cui ci ritroviamo intorno al tavolo a giocare. Sapessi quante volte invece si finisce in chiacchiere di tutt’altro genere! Ma va bene così, siamo tutti amici con famiglie (anche in crescita! sono diventata zia da poco) e lavoro, alcuni di noi lavorano distanti, altri si sono addirittura trasferiti temporaneamente all’estero. I giochi di ruolo mi sono sempre piaciuti per la possibilità che mi davano di spaziare con la fantasia, non ero vincolata a un percorso prestabilito come può essere un gioco da tavolo o uno al pc, la storia l’ho sempre amata (sempre per colpa di mamma! :D) e nei primi anni novanta era uscito un gdr che metteva insieme queste due cose: Lex Arcana.

Da lì è nato il tutto.

Napoleonardo: Nei giochi si impersonano eroi di altri mondi, o comunque lontani dalla nostra realtà. Pensi che sia una fuga da un mondo che non ci piace più?

Arianna Teso: No, credo che sia un modo come un altro per divertirsi in compagnia e dare spazio alla propria fantasia e creatività, per alcuni di noi (al mio gruppo in particolare) diventa quasi un giocare a fare gli attori, tanto ci piace calarci nella parte del personaggio. Ma non è che per due ore io divento Azia Rubinia Antinea o Aife Raetica, per due ore semplicemente giochiamo e interpretiamo dei ruoli, tutto qui.

Napoleonardo: Vedo che sei un vulcano in piena attività anche nella vita quotidiana. Come fai? Usi pozioni speciali per ricaricare le energie? 🙂

Arianna Teso: Considerando che mediamente dormo cinque ore per notte credo di essere diventata assolutamente una drogata di energy drink (con l’alternativa economica di quella più famosa di tutte, che ti mette le aaali, che trovo anche più buona a dirla tutta). Per il resto non ti so dire, quando mi prende una cosa non la mollo finchè non l’ho finita, un po’ in tutti i campi, sono così anche nel lavoro. Penso sia perchè semplicemente amo quello che faccio.

Napoleonardo: Pensi che l’Italia sia un paese che dia spazio a tutti coloro che hanno qualità da offrire in ambito letterario?

Arianna Teso: L’Italia, con l’editoria a pagamento e le autopubblicazioni (non sono poi così economiche, non vi illudete ragazzi) da fin troppo spazio a tutti, così le vere opere di qualità si vanno a perdere nel mare enorme dell’offerta, se poi ci metti che gli editori pur di guadagnare anche il minimo centesimo ti pubblicano chiunque abbia un nome noto solo perchè è stato una volta in televisione… beh, capiscimi, il livello di qualità a me sembra si stia affossando sempre più.

Napoleonardo: Hai pubblicato il tuo romanzo sia in formato cartaceo sia in quello elettronico. Sono pochi gli italiani che hanno fiducia in questo nuovo supporto di diffusione dei libri. Cosa ne pensi degli eBook?

Arianna Teso: gli eBook sono il futuro, questa è la triste e ovvia realtà. Questo non vuol dire che se uno compra adesso un eBook reader deve rinunciare al cartaceo, credo che il fascino del volume cartonato, il profumo della carta stampata siano una delle mille e più sfaccettature che compongono il libro, solo ritengo sia giusto guardare al mondo e al progresso che vanno avanti e non scarto le soluzioni digitali a priori solo per una questione emozionale. Con una valigia che pesa una tonnellata in vacanza, se riesco a condensare in mezzo chilo scarso la mezza tonnellata di libri che mi porto dietro, sinceramente io ne sono felice! Posso leggere comunque tutto e mi avvalgo anche di una certa comodità. Più avanti si andrà nel tempo e sempre meno pubblicazioni cartacee ci saranno, ma non mi pare sia il caso di farne un dramma: è il normale corso delle cose.

Napoleonardo: Grazie ancora per il tempo che ci hai dedicato. Fai un saluto ai tuoi FANS di warlandia, please….alla prossima.

Arianna Teso: ma ciao e grazie a te. Baci a tutti e ringrazio vivamente tutti gli eroici stoici che sono arrivati a leggere tutta l’intervista fino a questo punto. Vi sarò eternamente grata! 🙂