Nihal vs Dubhe

Dalla fantasia di Licia Troisi nascono due delle protagoniste femminili più affascinanti e sofferte del fantasy italiano:  Nihal e Dubhe.

Licia Troisi

La prima è una guerriera per metà umana e per l’altra metà elfica che rimane ultima di una intera razza in seguito alla strage compiuta dal Tiranno Aster nei confronti della gente della sua razza, i mezzelfi. Il suo è un vivere all’ombra dell’odio verso i fammin (creature mostruose create dalla magia oscura del Tiranno) e verso il Tiranno stesso.
Il suo è un percorso di guarigione spirituale che la vede crescere come donna e come guerriero fino al raggiungimento di un equilibrio nell’unione con Sennar, amore della sua vita.

La seconda è una Bambina della Morte appartenente alla razza umana che combatte contro il suo destino che la vede condannata a soli otto anni a commettere un omicidio per errore. In un momento di gioco, infatti, Dubhe uccide per sbaglio uno dei suoi compagni di gioco. Da quel momento verrà esiliata dal suo popolo e abbandonata dai suoi genitori. Si unirà al suo Maestro che è un ex Assassino della Gilda. La Maledizione che le viene imposta dal sigillo magico risveglia il demone dell’odio che è in lei.

Entrambe sono accompagnate nel loro percorso di vita da un amico che si trasforma in un amore combattuto. In entrambi i casi si tratta di giovani maghi: Sennar per Nihal e Lonerin per Dubhe.

Il combattimento interiore è molto simile, ma il modo in cui lo affrontano totalmente diverso. L’incontro con Ido è determinante per entrambe. Licia Troisi riesce a dare a queste due donne dei tratti molto umani e estremamente sofferti che le rendono tanto vicine al cuore dei lettori.

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