Blizzard risponde su World of Starcraft

A quanto pare la Blizzard ha preso molto sul serio la faccenda di World of Starcraft e ha voluto dare una risposta positiva a tutti gli appassionati e, in prima persona, a coloro che hanno sviluppato il MOD per WoW.

La lettera originale viene così riportata in italiano per tutti.

World of Sracraft

TESTO TRADOTTO

All’inizio della settimana un mod amatoriale di StarCraft II, chiamata World of StarCraft e descritto come un MMO di StarCraft, è apparsa su molti conosciuti siti di gaming, attirando l’attenzione dei giocatori così come la nostra. Con un nome così simile a quello di World of Warcraft, volevamo discutere il titolo del mod con lo sviluppatore, e come parte della nostra procedura abbiamo contattato YouTube per richiedere la rimozione del video finché non avessimo parlato con il suddetto. Eravamo anche curiosi riguardo al progetto e volevamo discutere con lo sviluppatore dei contenuti del mod.

Non è mai stata nostra intenzione arrestare lo sviluppo del mod o scoraggiare la community dall’esprimere la loro creatività attraverso l’editor di StarCraft II. Come sempre, promuoviamo attivamente lo sviluppo di mappe e mod amatoriali per StarCraft II, così come abbiamo fatto con gli altri nostri giochi di strategia in passato. Ecco perché rilasciamo un editor con i nostri giochi RTS, e perché abbiamo inserito nel motore di ricerca l’opzione top player-created. Ed è anche il motivo per cui abbiamo tenuto allo scorso BlizzCon un contest per mettere in luce i migliori mod di StarCraft II creati dai membri della community, e per cui continueremo a migliorare Battle.net affinchè il materiale creato dai giocatori abbia il giusto risalto.

Come molti giocatori della community, speriamo che lo sviluppo di questo mod continui, e per dimostrare la nostra buona fede abbiamo proposto allo sviluppatore un incontro con il team di sviluppo al campus Blizzard. Come sempre, apprezziamo gli sforzi della talentuosa ed entusiasta community, e ci auguriamo di vedere e giocare le loro creazioni in futuro come nel passato.

Insomma ne vedremo delle belle…

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