Guandi

Guandi o Guang Gong o Wudi è il dio cinese della guerra. La sua popolarità è grandissima, nonostante le leggende sul suo conto siano molto antiche. E’ venerato come protettore dei soldati e patrono di numerosi mestieri e professioni.

Guandi

Sembra che Guandi fosse un venditore di fagioli, di nome Guan Yu, che visse all’epoca dei Tre Regni (III secolo dell’era cristiana). Un giorno uccise un magistrato che stava cercando di rapire una ragazza. Mentre tentava di fuggire, all’improvviso il colore del suo volto divenne rosso e nessuno fu più in grado di riconoscerlo. Da quel giorno divenne una sorta di Robin Hood dell’impero cinese, imbattibile con la spada e implacabile con i malvagi.

Successivamente si diffuse la leggenda che fosse in grado di dominare gli spiriti maligni. La tradizione vuole che questi poteri siano ereditati dagli attori che in teatro interpretano la sua parte.

Guan Yu sconfisse in battaglia sei generali imperiali, poi nell’anno 219 fu catturato e giustiziato. Da allora il suo personaggio, rinominato Guandi o Guan Di, venne divinizzato dal popolo. Nel 1594 venne canonizzato ufficialmente da un imperatore della dinastia Ming. Dopo questa data vennero costruiti moltissimi templi in suo onore, in Cina e anche in Corea.

Guandi di solito è rappresentato col volto rosso, la veste verde e un libro di Confucio in mano. Lo accompagnano il figlio e un servitore. Un tempo la spada del boia era custodita nei templi a lui dedicati, perché si credeva che in questo modo gli spiriti dei condannati giustiziati non potessero nuocere ai giudici.

Per ironia della sorte Guan Di è ancora oggi venerato sia dai malfattori che dai poliziotti.