Sin dalle prime pagine del libro, dopo aver conosciuto il popolo degli hobbit, entra in scena un mago misterioso dal nome di Gandalf il Grigio. Grande amico degli hobbit e, in particolar modo, di Bilbo e Frodo Baggins, gira il mondo su un carro e vive di quello che i popoli della Terra di Mezzo gli offrono in cambio dei suoi spettacoli di magia.
Apparentemente un mago da strada, di quelli che usano la magia per intrattenimento, Gandalf è, in realtà, predestinato a diventare uno dei più potenti maghi del mondo.
Il suo cammino spirituale lo condurrà a divenire, più avanti, Gandalf il Bianco e con questa sua mutazione anche i suoi poteri cresceranno a dismisura.
La conoscenza è alla base della magia ed egli è un grande studioso. Sarà per Frodo una guida e prenderà parte, insieme a Frodo e ad altri 5 validi accompagnatori, alla missione a cui è destinato Frodo: il portatore dell’anello.
Il gruppo di 7 persone sarà identificato come La Compagnia dell’Anello per via del loro ruolo. Frodo è destinato a distruggere l’Unico Anello che porta con sé un potere immenso e che soggioga chi lo custodisce.
Gandalf il Grigio morirà in un scontro terribile con un Balrog di fuoco per salvare i suoi compagni da una morte certa. In verità la magia di Gandal (che somiglia molto ad Antonidas, Arcimago in Warcraft) ne trattà beneficio e una nuova e più potente figura nascerà per servire il bene contro Mordor e Sauron.
L’antimago per eccellenza che lo combatterà è Saruman, ex membro del Bianco Consiglio e grande conoscitore del nemico.