Continuano gli articoli di Spicegirls sul mago più amato del mondo…
buona lettura da zio Napo
Questo è a mio avviso il libro che più di tutti rivela il pubblico originario, i bambini, per quanto già note oscure ne rivelano una potenziale lettura anche da parte degli adulti. Già qui la Rowling esce fuori nel suo stile migliore: altamente descrittivo, evocativo e con uno stile molto scorrevole, che fa sì che pagina dopo apgina il lettore venga catturato sempre più dalla lettura di ogni capitolo.
La famiglia dei Dursley è una famiglia come tante, che vive in un quartiere residenziale in cui ogni casa è uguale alla sua vicina. Solo una cosa la differenzia dalle altre: al suo interno c’è un ospite diverso da tutti gli altri, il suo nome è Harry Potter. Pochi giorni prima di compiere 11 anni, Harry viene letterarmente sommerso da lettere provenienti da una certa scuola di Hogwarts, che costantemente lo zio Vernon, suo tutore insieme alla zia Petunia (subentrati dopo la morte dei genitori di Harry, per un tragico incidente di macchina, o così gli è stato raccontato) butta via.
La famiglia sarà costretta a fuggire pur di non essere vittima del bombardamento di lettere, ma anche lì riceveranno una visita, quella di Hagrid. Egli è un mezzo gigante, che consegna personalmente ad Harry la lettera, rivelandogli che in realtà egli è un mago, così come lo erano i genitori. Così Harry scopre anche che i genitori in realtà sono morti per mano di Voldemort, uno stregone oscuro, e che è l’unico sopravvisuto al mago malefico. Hagrid prende in affidamento Harry, e lo accompagna a Diagon Alley per comprare tutto il necessario al suo primo anno nella scuola di magia. Il 1° Settembre, Harry si reca a King’s Cross, famosa stazione di Londra, da cui prende (da un binario molto strano) il treno per Hogwarts, su cui conosce Ron Weasley e Hermione Granger. Essi lo accompagneranno per tutti gli anni nella scuola, come migliori amici in tutte le loro avventure. Le lezioni iniziano, e Harry scopre un odio viscerale per il professor Piton, che ritiene essere malvagio, in quanto ogni volta che lo osserva, la cicatrice lasciatagli in fronte da Voldemort brucia. Dopo un susseguirsi di eventi, Harry scopre l’ubicazione della famosa Pietra Filosofale all’interno della scuola, e scopre anche che qualcuno (pensa sia Piton) se ne vuole appropriare per scopi malefici. Ma arrivato all’ultima stanza del percorso posto a protezione della pietra, scoprirà che qualcun altro è in realtà alla ricerca della pietra, nota per la capacità di dare vita all’elisir di lunga vita: Voldemort stesso, appropriatosi del corpo di un altro professore.