Deathwing

Neltharion il Guardiano della Terra era uno dei cinque dragoni che il Pantheon rafforzò donando loro l’immortalità, nella speranza che potessero proteggere il mondo da qualsiasi interferenza. Neltharion fu sempre fedele alla sua regina, Alexstrasza la Generatrice, ed ai suoi amici e compagni, Ysera la Sognatrice, Malygos l’Incantatore e Nozdormu il Senza Tempo.

Deathwing

Neltharion combatté con valore assieme ai suoi fratelli draghi durante la Guerra degli Antichi, esiliandoli per sempre nel Grande Aldilà Oscuro. Ma presto, la creatura che un tempo era Neltharion divenne l’essere malvagio e insidioso che le genti di Azeroth conobbero col nome di Deathwing.
L’Aspetto della Morte. Uno dei più grandi malvagi che abbia mai respirato l’aria di Azeroth, Deathwing, o Xaxas come lo chiamavano gli elfi, è la diabolica incarnazione di tutto ciò che è caotico e malvagio. La carriera di slealtà di Deathwing cominciò molto tempo fa. Essendo uno dei cinque dragoni, chiese agli altri quattro di unirsi a lui nell’incanalare parte del loro potere in un artefatto che in seguito divenne noto come Anima del Demone, dicendo loro che poteva essere usato per proteggere il mondo dalla Legione quando i dragoni se ne sarebbero andati, ma egli non trasferì il suo potere al suo interno, indebolendo gli altri quattro notevolmente. La guerra che seguì portò la razza dei draghi prossima all’estinzione, e inoltre l’Anima del Demone divenne intoccabile per Deathwing. Durante la Seconda Guerra, Deathwing si assicurò che gli orchi potessero trovare l’Anima del Demone e usarla per soggiogare Alexstrasza, la Regina dei draghi rossi, e comandare la sua progenie secondo il loro volere. Anche Deathwing offrì la sua lealtà all’Orda, e in cambio gli alchimisti goblin lo dotarono di un’indistruttibile corazza di adamantio che ricopriva per intero il suo corpo, rendendolo a tutti gli effetti invincibile. Finita la guerra, Deathwing si diresse a Blackrock Spire, dove un gruppo di draghi rinnegati stava divorando tutti gli umani che si avvicinavano troppo al loro nido. Ner’zhul suggerì un’alleanza con questi reietti, e Deathwing fu d’accordo: mandò tutti i suoi seguaci attraverso il portale per nidificare su un’isola montuosa nel mare. Tutti credevano che Deathwing fosse stato ucciso, ma in realtà stava solo lavorando ancora una volta per consolidare il suo potere. Mascherandosi da umano – Lord Prestor – si infiltrò nella politica dell’Alleanza, e sembrava essere deciso a prendere possesso della nazione di Alterac ed entrare nella famiglia reale di Lordaeron. Contemporaneamente, usò le sue molteplici pedine per manovrare il mago Rhonin, che il suo rivale Korialstrasz stava usando per liberare la sua amante Alexstrasza, a Grim Batol. Deathwing cercò di far credere agli orchi che gli umani stessero per attaccare, in modo che essi avrebbero portato via Alexstrasza e, soprattutto, le sue uova verso nord a Dun Algaz; in questo modo, Deathwing avrebbe potuto attaccarla senza problemi, nella speranza di potersi unire con un drago femmina fertile quale la Regina dei draghi rossi per ripopolare la sua stirpe di draghi neri ormai quasi estinta. Tuttavia il suo attacco fallì, l’Anima del Demone venne distrutta e Deathwing fu costretto a ritirarsi assieme agli altri draghi. I pochi sopravvissuti della sua stirpe, credendolo morto o disperso, stabilirono la loro nuova casa nei Barrens di Kalimdor.

Non morto

Fonte: Blizzard