Carre umano al forno

Breve storia del piatto

Per i meno esperti il Carrè è una parte del maiale che veniva allevato negli accampamenti umani o magari nei villaggi prossimi alle linee di scontro. Il maiale da sempre è stato allevato con estrema facilità per la sua ben nota tendenza onnivora, cioè di cibarsi di qualsiasi cosa a portata di muso.

Ma l’origine del piatto è ben diversa ed assai più truce: come ben sapete miei condottieri, spesso le nostre lotte fra eserciti sono lunghe e fatte di continui andirivieni di attacchi e ritirate fino al totale annientamento delle forze nemiche o aimè delle nostre.

Ciò lascia dei campi di battaglia inondati di sangue e resti di cadaveri mutilati, incendi indomati e parecchie chincaglierie fra armature scudi e spade ormai prive di anima.

Gli orchi, che nei primi attacchi, erano soliti falciare, mozzare, schiacciare, stritolare ed in contemporanea nutrirsi, capirono ben presto che gli umani con la loro tecnologia erano assai pericolosi e così decisero di posticipare il pranzo alla fine delle battaglie.

Spesso, dopo un cruento attacco, essi erano soliti ammucchiare i cadaveri prima del succulento pasto, così si accorsero che quelli privi di armatura erano più digeribili e gradevoli ma il massimo era gustarsi gli umani carbonizzati dai dardi infuocati o i contadini morti nelle proprie case, in particolare gli arti assai facili da avvinghiare e meno densi delle interiora.

D’altra parte gli umani che occupavano i territori orcheschi molto spesso trovarono tale pietanza ed inconsapevoli della provenienza, affamati dagli stenti e dalle mille avventure, ne mangiarono con gusto più e più volte fino a pretendere nei loro campi della pietanze di simile bontà…….. con le dovute differenze di ingredienti…………..

Ingredienti:
– 1,5 Kg carrè
– 80 g di burro
– un bicchierino di brandy
– 2 cipolle, 2 mele
– un ciuffo di prezzemolo
– sale e pepe q.b.

Le quantità descritte sono sufficienti per 8 umani, 12 elfi, 4orchi, 1 non morto.

Preparazione:

Disponete il pezzo di carne in un calderone di basso margine (Teglia) e spargetevi il burro in pezzetti. Fate rosolare il carrè sul fuoco abbastanza vivo, in modo che prenda un bel colore dorato da tutte le parti, quindi aggiungete il bicchierino di distillato prodotto in accampamento per riscaldare gli uomini di sentinella (Brandy) salate e pepate il tutto a piacimento. Quando il distillato sarà evaporato aggiungete nel calderone un po’ d’acqua e mettetelo in un forno di terra cotta ricavato nella roccia ( forno a 180°) e fatelo cuocere per circa un’ora.

Durante questo tempo irrorate la carne con il suo stesso fondo di cottura. Nel frattempo, tagliate le cipolle ad anelli non troppo sottili. Sbucciate le mele e riducetele a spicchi.

Raggiunta l’ora di cottura della carne aggiungete cipolle e mele rigirandole ben bene nel fondo di cottura. Regolate ancora il sale ed il pepe e lasciate cuocere per altri 40 minuti.

Per presentare il piatto in maniera elegante utilizzate un base ovale sulla quale prima adagerete le mele e le cipolle poi il pezzo di carne ed infine il ciuffetto di prezzemolo come ultima trovata coreografica.

Servire ben caldo.

Nonna Orca