Sul pianeta Talaria il bene più prezioso è l’aria. Soltanto l’uso di un potere magico
consente di avere aria a sufficienza. Tale potere è gestito da un gruppo di

Sacerdotesse tramite la Pietra dell’Aria unitamente alla capacità naturale dei
giganteschi alberi di Talareth di trattenere la poca aria rimasta e rigenerarla.
La giovane Talitha, secondo genita del conte Megassa, vive in un mondo di opulenza
lontano dalla povertà del mondo reale. E’ dedita allo studio dell’arte del
combattimento presso la Guardia del Regno. Il suo schiavo Saiph è per lei un amico
sincero (cosa che scandalizza ogni altro Talarita del regno) e vive in continuo
contatto con lei pur nel rispetto di regole dell’apparire che gli consentono di non
essere punito per la sua eccessiva confidenza con la padrona.
Saiph è un Femtita, razza schiava da generazioni. La loro natura gli impedisce di
provare dolore fisico.
La giovane contessina sarà costretta dagli eventi ad abbandonare la sua vita di palazzo
per essere segregata in un monastero e, successivamente, fuggire attraverso Talaria.
Pericoli inaspettati coglieranno i due giovani che comprenderanno molto in fretta la
portata delle loro scelte. E’ in gioco il destino del mondo e Talitha decide di giocare
il tutto per tutto pur di salvare il suo Mondo.
Un romanzo avvincente con un ennesimo personaggio femminile sviluppato
dall’inesauribile Licia Troisi capitolo dopo capitolo. Il mondo di Talaria è
attraversato da camminamenti obbligati all’interno delle fronde dei Talareth quasi a
indicare una binario dal quale non si può deragliare anche nel quotidiano.
Talitha prende letteralmente il volo a dorso di un drago sfidando le leggi che regola
la vita all’interno del suo Mondo.
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