Il nuovo romanzo di Elvio Ravasio è una prosecuzione del suo I guerrieri d’argento e vede protagonisti, ancora una volta, gli eroi del primo romanzo: Elamar, Gotland e Nayla.

Un antico incantesimo turba l’equilibrio appena raggiunto e muta la natura di Gotland (amico di Elamar, il super guerriero) corrompendone l’anima e facendolo diventare un mago oscuro. Qualcosa di terribile si avvicina al mondo degli uomini: la mitica città di Altèra sta per ritornare da una dimensione parallela carica di odio e creature terribili per distruggere le Lande.
Nayla, donna di Elamar, viene rapita da una strana setta che con un maleficio prova a ucciderla. Il re degli Immortali Arkadon sacrifica la sua vita immortale per salvare la ragazza facendole scudo con il suo spirito immortale.
Elamar scopre di avere un potere di gran lunga superiore a quello che aveva conosciuto grazie all’armatura dei Guerrieri d’Argento. Il suo è un potere talmente grande che potrebbe determinare sia la salvezza che la distruzione del suo mondo.
Sarà importante pertanto imparare a conoscere il proprio potere e combattere contro il proprio egoismo per evitare di cadere nella trappola del Potere fine a se stesso.
Il romanzo è molto bello e veloce. Si fatica soltanto un po’ a rientrare nella storia nelle primissime pagine per chi ha letto il primo romanzo da tempo. Superato il breve ostacolo iniziale è un romanzo velocissimo che si divora in pochi giorni e che lascia il sapore della battaglia e della strategia in bocca.
Leggendo i due libri di seguito si noterà la differenza di stile e di linguaggio, a mio parere, non casuale. Il primo è un romanzo scritto per bambini e non c’è quasi traccia di violenza, il secondo da spazio a immagini di battaglia e dolore che indirizzano il nuovo romanzo verso un pubblico non più bambino.
Per me che sono un amante dei draghi e della magia un romanzo perfetto: c’è spazio per il coraggio degli omini capitanati da Orko, per la magia e i super poteri (che ricordano i super eroi degli anni 70-80) e molto altro ancora.
Nella scelta di donare il potere di nutrirsi dell’energia altrui all’eroe positivo e a quello negativo un richiamo mentale a Oltremondo di Marta Mandelli. Proverò ad approfondire la questione con i due autori a confronto.
Un ultimo commento alla bellissima copertina e alle illustrazioni di Fabio Porfidia a corredo della storia che, come in I guerrieri d’argento, danno quel qualcosa in più al romanzo.
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