Che le storie delle favole o delle fiabe che ascoltavo da piccolo fossero terribili e spesso paurose ho preso coscienza da adulto.
Spesso un bambino ascolta per i primi anni della sua vita delle storie terribili di eroi fantastici costretti a pene violente, lavori umilianti, convivenze con mostri cattivi e molto altro ancora.
La paura è una componente essenziale della nostra vita e, vuoi per motivi culturali legati alla penetrazione del messaggio cristiano, vuoi per altre ragioni, i bimbi italiani (in particolare) ascoltano orribili storie sul bene e sul male.Vengono forzatamente messi di fronte alle realtà di LUCE e BUIO, BUONO e CATTIVO.
La magia sembra essere il collante che unifica le vite di animali parlanti, principi o principesse costretti da malefici a punizioni per colpe non loro.In realtà la PAURA è la forza che spinge la narrazione.
Cappuccetto Rosso si scontra con un terribile lupo (che fra le altre cose parla); nella storia dei Tre porcellini anche loro combattono contro un lupo malvagio.In Biancaneve c’è una matrigna cattiva e dedita alla magia nera che tenta di avvelenarla con una mela. In Cenerentola una povera ragazza vive ancora il disagio di essere orfana (quindi diversa) e, pertanto, punita dalla sua famiglia adottiva per la sua bellezza fuori dal comune.
Da Pollicino passando per Hansel e Gretel, si arriva sempre a storie piene di dolore e paura. Crescendo si imparano ad apprezzare, ma è da piccoli che queste storie formano e permeano la nostra immaginazione.