E’ ormai da diversi giorni (26 settembre 2011) che il grande Sergio Bonelli, editore italiano che ha aperto la strada di fumetti storici come Tex, Dylan Dog, Martin Mystere e molto altro ancora, è venuto a mancare.
In suo onore scrivo un articolo per omaggiare il bravissimo editore che ha permesso a molti fumetti italiani di esistere a prescindere da un ritorno economico per la sua azienda. Bonelli, lo ricordano in molti, era un editore speciale: se amava un prodotto dell’ingegno di un suo autore lo portava avanti anche se in perdita, cercando di rifarsi con le super vendite di prodotti di punta della sua casa editrice.

Tex è il fumetto che lega generazioni molto lontane fra loro come quella di mio padre alla mia, il fumetto che in assoluto ho personalmente amato di più è Dylan Dog. Uscito dalla penna di Tiziano Sclavi, ha visto la luce 25 anni fa proprio grazie alla lungimiranza dell’editore Sergio Bonelli.
Dylan Dog è un personaggio davvero interessante per un sito come il nostro che da sempre si occupa di fantasia, creatività e narrazione. Un investigatore del tutto particolare che chiunque abbia letto almeno una volta non può non amare.
Indagatore dell’incubo è la dicitura in bella mostra sulla targetta del campanello che urla quando si suona alla sua porta. Inglese fino al midollo, di Londra, odia volare, prendere la nave ed è insicuro, impacciato e finisce quasi sempre per innamorarsi delle sue bellissime (quasi tutte) clienti.
Con questo breve articolo abbiamo voluto introdurre Dylan Dog perché lega l’aspetto della narrazione in forma di fumetto con quello più tradizionale del romanzo horror e/o fantasy. Ci piace l’idea di poterne parlare ancora e di mostrare maggiore interesse per il fumetto in generale nei prossimi articoli.