Secondo una tradizione antichissima, presente in tutte le culture, la strega è una donna esperta di arti magiche, che usa per fare del male al prossimo. La strega è in continuo contatto col Maligno, che considera suo padrone, e non va confusa con la fattucchiera, che invece è una donna che opera piccoli incantesimi, di norma pacifici, e che a volte può guarire certe infermità grazie alla sua profonda conoscenza dei rimedi naturali.
Di solito la strega vive ai margini della società ed è assistita da qualche demone con le fattezze di animale (vedi il gatto nero, ad esempio). Le leggende vogliono che queste creature la notte si incontrino col Diavolo in luoghi prestabiliti, magari a grandi distanze dalla loro residenza. Loro mezzo di trasporto è la scopa, cavalcata al contrario. Nel corso degli incontri (sabba) di norma vengono uccisi e mangiati dei neonati.
Nel corso dei secoli le streghe furono oggetto di una vera e propria persecuzione da parte delle autorità costituite e delle varie chiese. Secondo alcuni storici la persecuzione provocò la morte di un milione di persone, torturate e bruciate vive tra l’Europa e le colonie americane.
Con l’avvento dell’Illuminismo la credenza nelle streghe iniziò a declinare, senza sparire mai del tutto, soprattutto nei paesi di campagna.
In epoche recenti il termine strega è ritornato in auge per identificare i sostenitori (uomini e donne) di religioni neopagane come la Wicca oppure la Vecchia religione italiana o Stregheria italiana, che hanno riportato in auge antichi culti pagani pre-cristiani.
Enrico Di Giacomo