Knazi e gli Yosir

Knazi si ricordò di una cosa che aveva imparato da piccolo. Aveva sempre creduto che fosse nient’altro che un gioco per bambini, una stupidaggine. Senza una ragione apparentemente sensata, tirò fuori dalla bisaccia un vecchio fazzoletto che conservava da sempre e lo annodò sugli occhi.

Knazi e la foresta parlante

La realtà può apparire spesso deformata da qualcosa che la condiziona, la mente è facilmente ingannabile e la maggior parte delle nostre percezioni sensoriali è condizionata da ciò che vediamo e da ciò che sentiamo – diceva sempre suo nonno.
L’elfa si voltò verso di lui e non capì cosa stesse facendo. Knazi invocò la parte più antica del suo essere ed entrò in contatto con la Natura in modo completo. Soltanto alcune creature del suo popolo potevano fare questa cosa e lui era uno di loro.

Dopo pochi attimi di concentrazione al buio più totale la sua mente si illuminò e il piccolo gnomo iniziò a vedere il mondo con gli occhi della sua mente. Nulla poteva ingannare la Visione Interiore, così si chiamava quella pratica antica che gli gnomi usava quasi sempre come un gioco senza capirne il valore profondo.
Adesso poteva vedere gli Yosir nella loro forma reale. Erano tutti intorno a loro e non sembravano particolarmente forti. Li avrebbe potuti affrontare e vincere.
Il popolo che da sempre terrorizzava quei luoghi era costituito da parassiti informi che crescevano in forma di funghi dal coloro scuro nel sottobosco. Erano dotati di una strana forma di zampe che parevano radici e si muovevano in modo così lento da apparire fermi. Ad ogni loro movimento, però, rilasciavano nell’aria una spora allucinogena che colpiva la mente di chi passasse per il loro territorio.

Quelle creature così deboli avevano sviluppato una caratteristica unica per sopravvivere alle invasioni esterne.
Knazi prese la mano dell’elfa che era immune alle spore per la fortissima relazione che gli elfi hanno con la Terra. Lei, però, non poteva vederli nonostante fosse immune alla loro magia.

Il cuore di Knazi era pur sempre quello di uno gnomo e, quindi, per sua natura incapace di far del male se non minacciato. Decise così di non attaccare il piccolo terribile popolo e di passare indenne verso la terra degli elfi.
Mentre avanzava deciso fra le radici degli alberi evitando di schiacciare gli Yosir, spiegò tutto a Eris che rimase senza parole davanti alla saggezza dello gnomo.

Passo dopo passo giunsero al di là delle terre del popolo Yosir e, finalmente, arrivarono ai piedi della città degli elfi.
Qui Knazi avrebbe potuto chiedere udienza alla Regina in persona perché gli donasse la Gemma per guarire la foresta degli alberi parlanti di cui era custode e ospite con tutta la sua gente.

MANCANO ormai pochi capitoli alla conclusione di una storia di cui potresti essere autore anche tu.

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