I Troll di Christoph Hardebusch

La Wlachkide è una bellissima regione, con ampie praterie e qualche villaggio, enormi e paurose foreste, e anche caverne molto profonde. Insomma, un paesaggio rurale dove la natura cresce incontaminata, a parte per le poche grandi città.

I troll romanzo fantasy di Christoph Hardebusch

Questa è la regione d’origine dei Wlachaki, un popolo umano che vive in pace con la natura e le popolazioni abitanti la Wlachkide. La loro religione adora dei che rispecchiano la natura. La loro è una vita tranquilla e felice, da quando le popolazioni Wlachake vennero riunite sotto un’unica bandiera. Ma poco tempo fa (rispetto all’ambientazione del libro), un nuovo popolo arrivò dai monti, raggiungendo la Wlachkide, impossessandosene. Questo popolo è il popolo dei Masridi, che anni addietro arrivò in numero di molto superiore ai Wlachaki e ne conquistò senza remore quasi tutte le terre.

Ora solo l’altopiano del Mardew resta ai Wlachaki, mentre il resto della Wlachkide è divisa tra i tre discendenti del primo conquistatore masride, ovvero Zorpad e i suoi due fratelli. I Wlachaki che non vivono nel Mardew, sono costretti a vivere sotto il giogo masride e a convertirsi alla religione del tiranno. Questa è la religione dell’ordine dell’Albus Sunas, che adora il sole come dio. Coloro che praticano ancora l’antica religione wlachaka, sono costretti a morire come eritici. In pochi, al di fuori del Mardew, ormai combattono contro questa tirannia. I pochi che combattono ancora, sono guidati da Ionna cal Sares, la regnante del Mardew.

Ma nonostante il popolo wlachako l’adori e tragga molto coraggio e ispirazione da lei, la persona che più infiamma il loro cuore è Sten cal Dabran, discendente della famiglia che originalmente regnava sulla regione di Dabran. Sten, insieme al suo fedele amico Natiole, combattono da anni, clandestinamente, la tirannia di Zorpad. Quest’ultimo li considera spine nel fianco, soprattutto il primo.

I troll – copertina

Un giorno, però, grazie a un infiltrato, riesce a catturarlo. Viene deciso che la sua condanna sia metterlo in una gabbia da appendere a un albero, e lasciarlo morire di sete e fame in mezzo al bosco. Da qui inizia il libro con una svolta inaspettata. Infatti, Sten incontrerà delle creature di cui non si osa nemmeno parlare, talmente se ne ha paura. Creature che nessuno crede esistano. Ma che si presentano in carne e ossa di fronte al wlachako. Queste creature sono i Troll, usciti dalla profonda Ossatura del Mondo, ovvero le infinite gallerie sotterranee. Qui, stanno combattendo una guerra senza speranza contro i nani, che li vogliono distruggere completamente. Quindi cinque troll sono stati mandati in superficie per scoprire qualcosa e mettere fine ai trucchi dei nani. Questi sono: Zdam, Anda, Roch, Pard e il loro capo, Druan.

Sten li considera solo rozzi e feroci assassini, ma loro gli salvano la vita e lui decide in cambio di aiutarli. Scoprirà presto che sono più intelligenti di quanto lui possa pensare, e che i loro nemici sono comuni. Un viaggio entusiasmante e un libro interessante e avvincente, che porterà il lettore a riflettere su come molti preconcetti siano sbagliati. Un’altra prova di come il filone tedesco della letteratura sia prolifico e pieno di autori molto bravi.

Deudermont