Il bisso galeto è una creatura del folklore delle valli veronesi. Si narra che abbia il corpo di gallo, con una cresta molto grande, ali membranose e coda di serpente. Nasce nei boschi da un uovo di gallo, covato per anni da un rospo.

La leggenda, per molti versi simile a quella del basilisco, vuole che il bisso galeto sia così velenoso da uccidere con lo sguardo e col fiato e che nelle rare volte che nasce in una casa ne stermini subito gli abitanti.
Chi ha la fortuna di non morire, cambia carattere e diventa cattivo.
Nel Quattrocento si ritenne che avesse contaminato le acque e causato la grave epidemia di sifilide, che devastò le valli veronesi.
Raramente è considerato protettore di pescatori e contadini.