Percorsi creativi: come nasce una canzone?

Da anni scrivo canzoni per diletto e mi incuriosisce, sempre, il percorso mentale che seguo nel farlo. Quello che stupisce è che ciascuno di noi ha uno o più percorsi mentali diversi per portare a compimento un’opera creativa.

Ho sperimentato di tutto: scrivere di getto dalla prima all’ultima parola il testo insieme alla musica, canticchiare una melodia a mezza voce e poi cercare gli accordi sulla chitarra per poi scrivere un testo a tavolino decidendo prima il tema…

Non esistono percorsi predefiniti ed è meraviglioso esplorarne diversi.

L’idea di uno dei nostri ALBUM è nata in pochi minuti dopo aver ricevuto un messaggio dal mio amico Marco, la voce della Band. Il messaggio era semplice, ma portava un carico di emozioni enorme. Mi sono ritrovato a scrivere sia la scaletta con i titoli dei brani che avrei voluto comporre sia il primo brano: BIG HEART.

Incredibilmente era tutto chiaro sin dai primi minuti in cui l’ho concepito, anche l’ordine delle canzoni e tutto il sound. Non sapevo nel dettaglio cosa avrebbe raccontato ogni brano, ma era chiara la linea narrativa del disco stesso.

Alcuni brani, invece, sono nati A TAVOLINO. Nel senso che mi sono prefisso un argomento e ho scritto in modo libero, senza pensare ad un testo, senza farmi condizionare dal risultato, quello che mi sentivo di esprimere sull’argomento. Poi, con calma e molto tempo a disposizione, ho provato a immaginare il suono, che strumenti avremmo usato, che parole e che lingua, gli accordi, la ritmica…una cosa alla volta.

In tutti i diversi percorsi c’è una cosa che faccio sempre: appuntarmi la data della nascita del pezzo. A volte anche l’orario, ma sempre la data e il senso di quello che sto ipotizzando di fare. Il brano ha poi una versione chitarra e voce super bozza che cambierà mille volte, ma di cui conservo almeno le prime versioni per ascoltare poi come è cambiata nel tempo. Cambio spesso anche il titolo del brano!

Backtrack Band LOGO

Altro punto fondamentale: non aver timore di scrivere, di osare di usare (che bel gioco di parole) accordi semplici, prevedibili, parole che in quel momento mi vengono in mente. Non aver timore di scrivere e registrare le idee…sono solo prove, ma porteranno frutto. Se, invece, si cerca di essere subito grandiosi, perfetti, usando le parole migliori spesso ci si arena e la canzone non prenderà mai una forma definitiva.

Altra regola che non è una regola: registrare tutto sempre, scrivere tutto sempre…prima che lo possa dimenticare. Perché a volte mi dico “Ma tanto la so fare…” e dopo due ore non mi ricordo neanche di cosa si tratta.

Registrare sempre tutto
Registrare sempre tutto

Inoltre, spesso, anche se la rifinitura imporrà grandi cambiamenti, è bene cercare di completare la bozza in ogni sua parte in tempi brevi. Sto parlando della mia esperienza, non si tratta di una regola. Nel mio caso, se perdo il momento, se lascio raffreddare le emozioni poi non riesco ad andare avanti.

Ho seguito SONG EXPLODER su NETFLIX che parla del percorso creativo di autori diversi partendo da DUA LIPA con il suo brano “Love again” e mi ha colpito moltissimo capire che davvero ognuno ha un suo modo di fare musica, arte e comunicazione in generale. Che il processo non è definibile e che tutto può portare ad un bellissimo prodotto musicale se fatto con competenza, amore e dedizione.