Licantropo – Parte 1

Thumb, thumb – due colpi sordi e fortissimi. Il mio cuore batte come un tamburo e mi sveglio all’improvviso. Non so perché sento il bisogno di alzarmi e di andare in salone. Ho come la sensazione che ci sia troppa luce nella stanza e che, allo stesso tempo, tale luce mi sia indispensabile.

Le sensazione è fortissima: la luce è dentro di me e avvolge l’intera stanza. Mi chiedo cosa sia e penso forse abbiano montato un nuovo palo della luce per strada. Mi sporgo per vedere meglio ed eccolo di nuovo: thumb. Un singolo colpo al cuore mi sale sino alla gola e mi eccita.
Alzo lo sguardo e la vedo in tutto il suo sfolgorante splendore: la luna piena.
Ho come una accelerazione improvvisa del battito e un bisogno di continuare a guardarla, ma il timore prende il sopravvento. Abbasso lo sguardo e cerco di convicermi che è solo impressione, che mi sto suggestionando.

Il cuore però, effettivamente, rallenta il ritmo e mi sento di nuovo vuoto e non padrone di me stesso. Alzo, allora, di nuovo lo sguardo fuori dalla finestra e la vedo ancora una volta in tutta la sua splendida forza.

Il mio cuore riprende a comandare sulla mia mente e mi ritrovo sul balcone nonostante il freddo. Mi piace sentire l’odore della pioggia e mi accorgo di sentire molti altri odori che non avevo mai avvertito prima. Ho di nuovo paura: che mi sta succedendo?

E se fossi…non diciamo stupidaggini. Rientro a letto con il cuore impazzito e mi chiedo diverse volte se sia il caso di svegliare mia moglie. Poi mi sento ridicolo e non lo faccio.

Per questa notte non si dorme più ormai. Il mio cervello viaggia alla velocità della luce. Le sensazioni vincono sulla logica e dopo varie ore di insonnia, a fatica, riprendo il sonno che avevo interrotto diverse ore prima.